Giussano, ubriaco malmenatre vigili e un carabiniere

Giussano, ubriaco malmenatre vigili e un carabiniere

Giussano – Fino a quel momento, nonostante l’alcol in corpo, era sembrato tranquillo, ma quando è arrivato a casa è andato su tutte le furie, prendendosela con i vigili che lo avevano soccorso. Un giussanese, dipendente di una società che gestisce alcuni servizi sul territorio comunale, ha preso a botte tre agenti della Polizia locale che poco prima lo aveva fermato mentre, alla guida della sua Y10, zigzagava lungo via Catalani. Il fatto risale a sabato pomeriggio, quando i vigili stavano effettuando un normale servizio di pattugliamento per le vie cittadine. Lungo la strada che unisce Birone a Giussano vedono un’automobile sbandare continuamente. L’autista, un giussanese di 31 anni, è stato subito fermato dagli agenti, ai quali l’uomo non è apparso affatto lucido. I vigili lo hanno convinto a farsi “scortare” fino a casa. Fin qui le cose tutto bene. Ma una volta arrivati all’abitazione, l’uomo ha perso il controllo, si è letteralmente gettato sull’auto dei vigili, cui non ha risparmiato calci e pugni. Il 31enne, a cui gli agenti stavano chiedendo i documenti, è improvvisamente balzato sul cofano della vettura, spaccando a calci il parabrezza. Il giussanese (fermato fuori dall’orario si servizio), indossava scarpe anti-infortunistiche con la punta rinforzata da una placca di ferro. Nel tentativo di fermarlo l’agente Ferdinando Redaelli si è ferito alla schiena. Pugni in faccia e al labbro sono invece toccati al collega Andrea Brignola ma botte ci sono state anche per Antonio Gianola, intervenuto per fermare l’uomo colto da una vera e propria furia. E’ stato subito chiamato il 112 e sul posto sono giunti i carabinieri di Besana, che hanno arrestato il giussanese per oltraggio a pubblico ufficiale. Anche per i militari, comunque, non è stato facile “contenere” il giovane, condotto all’ospedale di Desio per accertamenti. Nemmeno al nosocomio l’uomo si è tranquillizzato e a rimetterci è stato un carabiniere, a cui è ha rotto un dito della mano. L’uomo si è rifiutato di sottoporsi al prelievo del sangue per verificare la concentrazione di alcol nel sangue. Prima è stato trattenuto incella di sicurezza dai carabinieri, poi in carcere a Monza e quindi, lunedì mattina, è stato processato per direttissima a Desio, rimediando una condanna a un anno (pena sospesa, è già stato rimandato a casa). Della guida in stato di ebbrezza dovrà invece rispondere nel corso di un altro processo. Se l’è vista brutta l’agente Redaelli, dimesso dall’ospedale cittadino con due settimane di prognosi. Tre giorni, invece, per gli altri due colleghi.
Federica Vernò