Giussano, straniero l’aggrediscee tenta stupro: la salva un’amica

Giussano – E’ stato un Capodanno da incubo, quello di una giovane ventenne brianzola che si era momentaneamente allontana da una festa di Capodanno. Rimasta sola per qualche istante, è stata avvicinata da uno straniero, che l’ha bloccata alle spalle, trascinata in un cascinotto abbandonato e qui ha tentato di usarle violenza. Per fortuna un’amica, uscita dal locale per cercarla, è stata attirata dalle sue grida e ha messo in fuga l’aggressore. La vittima è stata portata alla clinica Mangiagalli di Milano per le cure del caso, la violenza sessuale non è stata consumata, ma ha riportato delle ferite a un braccio durante la colluttazione. I fatti risalgono alle 4 del mattino dello scorso primo gennaio nei pressi di una discoteca giussanese, anche se la notizia è stata resa nota solo negli ultimi giorni. A quell’ora la ventenne discute con un amico, uno dei giovani della compagnia della sua città con cui aveva raggiunto Giussano. Arrabbiata, decide di uscire, di allontanarsi per stare un po’ da sola, “sbollire” e prendere una boccata d’aria. L’amica del cuore cerca di farla desistere, ma lei non sente ragioni e chiede solo un attimo di pace. Esce, cammina piano, ma senza accorgersi finisce in una zona appartata, attorno ha solo campi, quando improvvisamente qualcuno la blocca alle spalle. Inizialmente il pensiero va a un amico, un conoscente, magari qualcuno della compagnia che l’ha seguita per aiutarla a calmarsi, in realtà è uno sconosciuto. Lui la stringe con forza, lei tenta di divincolarsi, non riesce nemmeno a voltarsi del tutto per guardarlo bene in faccia, ma dal colore delle mani, dalla pronuncia capisce che è uno straniero. La ragazza tenta di liberarsi, urla, sferra calci, ma lui, con tutta la forza che ha in corpo, la trascina in un luogo appartato, un cascinotto diroccato o qualcosa del genere, e qui tenta di usarle violenza. Lei continua a gridare disperata e in effetti le sue urla vengono udite da un’amica, che l’aveva seguita e si mette a corre verso quella zona appartata. La poveretta ha già i collant abbassati, ma l’aguzzino, non appena sente alle spalle la presenza di qualcuno, molla la presa e scappa a perdifiato. Le due ragazze si abbracciano, il rischio è stato altissimo, ma per fortuna la ventenne si è salvata. Arrivano altri amici, altri clienti del locale, si cerca l’autore della tentata violenza, ma nelle vicinanze non si scorge nessuno. La giovane viene portata alla clinica Mangiagalli di Milano, specializzata in violenze sessuali. Lo stupro non c’è stato, brava l’amica che non l’ha lasciata sola, ma la giovane ha comunque riportato ferite a un braccio per la forza con cui l’aggressore la stringeva.
Cristina Marzorati