Giussano, il torrente lo tradisceQuattro ore per portarlo il salvo

Giussano – Sono state necessarie quasi quattro ore di lavoro agli uomini del Soccorso alpino per recuperare M.V., quarantunenne di Giussano. L’uomo stava affrontando il percorso di canyoning Bodengo 2, a Gordona, in Valchiavenna, provincia di Sondrio, con una squadra relativamente esperta. All’altezza della “Pozza morta”, dopo un tuffo si è infortunato e ha riportato un trauma a una gamba. Dopo il consueto ritardo dovuto all’assenza del segnale per il cellulare, una persona del gruppo ha raggiunto una zona coperta dal servizio e ha contattato la centrale del 118. E’ stato subito allertato il Soccorso alpino. Dalla stazione di Chiavenna sono partiti quindici uomini, fra i quali c’erano nove volontari del gruppo esperto per le operazioni legate al canyoning. Vista la profondità della vallata, gli uomini diretti dal capostazione Giuseppe Cerfoglia hanno dovuto lavorare fino alle 18. I soccorritori hanno operato passando da una delle vie d’uscita segnalate dalle Guide alpine della Valchiavenna, per la quale viene garantita una costante e adeguata pulizia. «La presenza di vie d’uscita e di un’adeguata segnaletica rappresenta un significativo aiuto – sottolinea Cerfoglia -. Purtroppo restano le difficoltà legate all’assenza di rete dei cellulari. Più in generale, possiamo ribadire che è fondamentale la massima prudenza».