Giussano, furti di NataleVia la capanna e gli alberelli

Giussano – Il dirigente scolastico li imputa alla casualità ma due furti consecutivi nel giro di due settimane prima d’ora non si erano mai verificati. Dopo il furto dei giochi di un paio di settimane fa, nella notte fra giovedì e venerdì la scuola materna “Piccole tracce” è stata ancora presa di mira dai soliti ignoti che, fatta irruzione nel giardino, hanno prelevato alcune assi della capanna (senza Natività) di legno costruita dai genitori per la recita di questa settimana.

Asilo, trafugata la capanna – Il manufatto era stato da poco completato e posizionato nel cortile e qualcuno, passando inosservato (forse una banda di teppisti), ha scavalcato il cancello per poi compiere un gesto che non trova, al momento, motivazioni. Si è detto amareggiato il preside Roberto Di Carlo che, però, vuole escludere l’affronto o la ritorsione: «Sono dispiaciuto per quanto successo nel giro di così poco tempo a danno della scuola – queste le sue parole – Non abbiamo problemi con nessuno. Per questo posso pensare solo che siano due episodi,certo gravi,collegati dal caso». Che si tratti solo di un vandalismo è l’ipotesi più accreditata, ma da parte dell’amministrazione comunale, a questo punto, è al vaglio la possibilità che nell’area intorno alla scuola di via Massimo d’Azeglio possa essere posizionato un sistema di videosorveglianza attivo anche nelle ore notturne.

Rubati anche gli alberelli – Le “sorprese” di Natale non finiscono comunque qui. Qualche buontempone, infatti, ha rubato da via IV Novembre fra Paina e Seregno una decina di pinetti con relativi vasi che l’amministrazione comunale aveva posizionato come addobbo natalizio. Lo stesso “scherzo” pare si sia verificato anche in piazza Roma.

Immagine profanata – Una brutta scoperta, invece, quella effettuata dalla pattuglia dell’Associazione nazionale carabinieri. Di servizio mercoledì notte per il pattugliamento serale del territorio, i carabinieri in congedo hanno trovato dietro al cimitero di Giussano una statua del Sacro cuore di Gesù rotta nella parte posteriore della testa con scritte ingiuriose e parolacce ai lati, posizionata fra giornaletti pornografici. La statuetta è stata rimossa dalla strada.

Federica Vernò