«Girgenti amore mio»: Jannuzzoal Manzoni dal 18 al 21 febbraio

«Girgenti amore mio»: Jannuzzoal Manzoni dal 18 al 21 febbraio

Monza – Girgenti, l’antica e gloriosa Agrigento, ha dato i natali a personaggi illustri, come Pirandello, Sciascia, Camilleri, lasciando su di loro segni indelebili. Agrigento è anche la città natale di Gianfranco Jannuzzo, classe 1954, uno degli interpreti più prestigiosi del panorama teatrale italiano. L’attore siciliano, dopo la parentesi di “Liolà” e de “Il divo Garry”, torna all’one man show, e lo fa con una dichiarazione d’amore alla sua terra.

“Girgenti amore mio” debutta giovedì sera al teatro Manzoni dove resterà in scena fino a domenica 21 febbraio. Si tratta di un monologo sullo stile di “Nord e Sud”, nel quale racconta l’Italia attraverso tipi, caratteri, tic, pregi e difetti di personaggi della vita di tutti i giorni. La proposta del nuovo spettacolo di Gianfranco Jannuzzo è ormai un appuntamento che si ripete nel nostro teatro, un regalo che l’attore fa al suo pubblico affezionato. Un tentativo sincero e appassionato di dialogare con le proprie radici e, così facendo, di restituirle agli altri.

Lo spettacolo è stato scritto a quattro mani da Gianfranco Jannuzzo con Angelo Callipo, che siciliano non è, ma che scrive di Sicilia come e meglio di un siciliano, avendo sempre chiara l’idea che a quel Girgenti ognuno possa sostituire il nome della propria città o del proprio paese. “Girgenti amore mio” può diventare così “Milano amore mio” o “Genova amore mio” o mille altri luoghi. Perché le emozioni non hanno targhe di appartenenza, i problemi che ci affliggono non sono tipici di una sola città, i personaggi che ci fanno ridere non hanno casa solo nelle città degli altri. Così lo scopo dell’attore resta quello di divertire il pubblico con un testo completamente nuovo, nella speranza che Girgenti possa diventare la Girgenti di tutti.

Ricordando le esperienze e gli episodi di vita vissuta condivisi con molti dei suoi concittadini, è nata e cresciuta in lui una consapevolezza ben salda: non c’è nulla di più personale di un’esperienza che accomuni tutti. La più grande di tutte le esperienze: quella dell’amore per la propria terra. Lo accompagna in questa impresa l’amico di sempre Pino Quartullo, impegnato alla regia. Il sipario si apre alle 21. Domenica doppia rappresentazione, alle 16 e alle 21. Biglietti d’ingresso da 25 a 13 euro. Informazioni allo 039-386.500.
m.p.