Giovani, carine e truffatriciSeveso, scatta l’allarme raggiri

Seveso – Non ha ancora compiuto diciotto anni, ma è stata sufficientemente scaltra da mettere in fuga una coppia di truffatrici. Bella mossa quella fatta da una diciassette residente in centro, che nel pomeriggio di martedì scorso si è vista bussare alla porta due donne.

Le truffatrici – Giovani, venticinque-ventisei anni al massimo, modi gentili, ben vestite, si sono presentate come dipendenti comunali, impegnate a distribuire documenti per le prossime elezioni regionali, ma chiedendo subito in cambio una somma in denaro. La ragazza, vittima del tentativo di raggiro, ha tagliato corto, dicendo che era minorenne e quindi le avevano informate male, non poteva trattarsi di lei. Le due si allontanano, ma subito tornano sui loro passi inventando un’altra scusa, speranzose che la giovane di fronte “abbocchi all’amo”: «Sappiamo che presto compirai diciotto anni, noi organizziamo feste per conto del Comune, per questo devi darci una foto e del denaro».

Poca fiducia
– La giovane allunga uno scatto che la ritrae, ma per quanto riguarda i contanti prende tempo e scaltramente si libera di loro: «Non ho soldi in casa, ripassate magari più tardi quando ci saranno i miei genitori» e naturalmente le giovani ragazze non si sono più fatte vedere. «Il giorno seguente – ci racconta il comandante della polizia locale Claudio Lattuada – mamma e papà della ragazza sono venuti al comando e ci hanno raccontato tutto, nei minimi dettagli, per questo ora invito la cittadinanza a fare molta attenzione. Non c’è nessuno che bussa porta a porta per conto del Comune, non ci sono documenti da controllare o ritirare per le elezioni e tanto meno bisogna allungare dei soldi. Chi si trovasse di fronte alle due truffatrici, è invitato a chiamare subito le forze dell’ordine».

Casi diffusi
– Il problema non coinvolgerebbe esclusivamente Seveso, ma anche il confinante Comune di Meda dove l’accoppiata avrebbe cercato di far cadere nella rete altre vittime uomini, donne, ragazzi o adulti poco conta, per loro il biglietto da vista è spacciarsi per addetti comunali, mossa più che sufficiente per carpire la fiducia di chi sta di fronte, soprattutto se ha una certa età. Una situazione simile si è verificata non più tardi di due settimane fa anche a Cesano Maderno, dove in questo caso due uomini hanno cercato di entrare nelle case di anziani spacciandosi sempre per addetti comunali. Nessuna notifica per le prossime elezioni regionali e tanto meno millantavano l’organizzazione di una festa di compleanno, i due sedicenti dipendenti pubblici hanno chiesto di poter visionare la planimetria della casa, onde verificare che tutte le misure a disposizione negli uffici municipali fossero corrette. Una scusa meschina per guardare con attenzione l’appartamento e decidere se derubarlo. Per fortuna a oggi non è stato segnalato nessun caso di vittima caduta nella rete. Qui a lanciare l’allarme è stato un consigliere comunale di maggioranza.
Cristina Marzorati