Fuoco, vetro, suono:è Glasstress 2011

Materia che suona, suono che accompagna l'esperienza della materia. E un progetto da portare alla Biennale di Venezia, per l'evento Glasstress 2011. Così i musicisti Max Casacci e Vaghe Stelle si sono armati di microfoni e sono entrati in una fornace.
Fuoco, vetro, suono:è Glasstress 2011

Materia che suona, suono che accompagna l’esperienza della materia. E un progetto da portare alla Biennale di Venezia, per l’evento Glasstress 2011. Così i musicisti Max Casacci e Vaghe Stelle, al secolo il torinese Daniele Mana, si sono armati di microfoni, strumenti di registrazione e sono entrati in una fornace: per catturare tutti i suoni della lavorazione del vetro, elaborarli in base al loro background musicale e creare una colonna sonora esclusiva in grado di riempire gli spazi espositivi del Berengo Centre for Contemporary Art and Glass.

«Il progetto è di realizzare tracce sonore, mescolando i suoni del processo di lavorazione con forme armoniche, ritmiche e melodiche un po’ instabili – raccontano nel video di presentazione – in grado di dialogare con l’elemento primario del rumore, della lavorazione del materiale. Non un semplice sottofondo, ma una musica capace di interagire con gli spazi e con le opere esposte».

Così hanno registrato sia l’elemento cristallino del vetro, sia quello più duro della sua creazione. «Abbiamo affrontato un ambiente nuovo e in parte sconosciuto – presenta Casacci, chitarrista e fondatore dei Subsonica, produttore musicale e molto altro – inizialmente pensando di andare a cercare suoni di diverse frequenze da utilizzare come solitamente si strutturano delle ritmiche. In realtà ci siamo resi conto subito che la fornace ha un suono tutto suo».
«Ci ha dato il metronomo vitale per la composizione – sottolinea Mana – attraverso macchine che suonano a tempo l’una con l’altra».
E ha dato i suoni pulsanti del fuoco da cui sono stati estratti «loop intensi e magmatici», i ritmi meccanici della zona della moleria in cui sono stati catturati «suoni meccanici ritmico-percussivi».

Il risultato del viaggio sonoro nella materia si può ascoltare qui.
Glasstress 2011 è un evento collaterale della 54esima Biennale dell’arte, pensato da Adriano Berengo per far sprigionare la creatività di artisti e designer internazionali attraverso una materia malleabile come il vetro e indagare i cambiamenti della cultura progettuale contemporanea. Le opere sono a Palazzo Cavalli Franchetti, la colonna sonora riempie il Berengo Centre for Contemporary Art and Glass in Campiello Pescheria a Murano. Dal 4 giugno fino al 27 novembre.
Chiara Pederzoli