Fiano (Pd): sospendere PezzanoFormigoni: caso senza evidenza

Fiano (Pd): sospendere PezzanoFormigoni: caso senza evidenza

Monza – Nonostante il tentativo di liquidare la questione da parte del governatore Roberto Formigoni: «è un non caso, la decisione è stata assunta all’unanimità dalla giunta regionale», non si placano le proteste dopo la nomina a direttore generale della Asl Milano 1 di Pietrogino Pezzano.

Dopo l’onorevole Vinicio Peluffo, anche il responsabile nazionale sicurezza del Pd, Emanuele Fiano, ha chiesto ieri a Formigoni di sospendere la nomina. Una richiesta presentata con il responsabile giustizia del Pd, Andrea Orlando, e la capogruppo in commissione Antimafia Laura Garavini: «Riteniamo la nomina inopportuna in quanto dalla recente indagine della magistratura ‘Infinito’, che si è interessata dell’infiltrazione della ‘ndrangheta in Lombardia e nel resto del Paese, sono emerse frequentazioni del direttore della Asl con boss della malavita organizzata locale, documentate da fotografie, e il suo nome compare in intercettazioni telefoniche di esponenti della ‘ndrangheta”.

Una richiesta di dimissioni che si associa anche a quella fatta dai consiglieri regionali lombardi del Partito democratico, dell’Udc, dell’Idv e di Sel e dei sindaci di 11 Comuni della provincia di Milano che, in segno di protesta, si sono dimessi dal consiglio di rappresentanza dell’Asl1.

E non finisce qui: chiesto anche il coinvolgimento dei cittadini, il 29 gennaio, infatti, nei 73 Comuni della Asl Milano 1 si svolgerà una consultazione popolare promossa anche da Sos Racket e Usura per chiedere il parere sulla nomina di Pezzano.