Effetti dell’ambiente sulla saluteI medici: serve un osservatorio

Un protocollo d'intesa per la tutela ambientale e per la promozione della salute dei cittadini di Monza e Brianza. È la proposta dell'Isde, l'associazione di medici per l'ambiente.
Effetti dell’ambiente sulla saluteI medici: serve un osservatorio

Monza – Un protocollo d’intesa tra enti e associazioni per la tutela ambientale e per la promozione della salute dei cittadini di Monza e Brianza. E’ la proposta dell’Isde di Monza e Brianza, l’associazione di medici per l’ambiente, promotrice, sabato scorso, del convegno “Ambiente e salute in Brianza” all’Urban Center. “Ambiente e salute -ha spiegato il presidente di Isde Mb, Filippo Viganò- rappresentano ormai un binomio inscindibile, le recenti scoperte scientifiche in ambito medico hanno messo in evidenza che ogni patologia è il risultato di un’interazione tra fattori genetici e fattori ambientali. Il gene causa la malattia, mentre i fattori ambientali influiscono sulle modalità con cui tale malattia insorge e progredisce. Per questo riteniamo importante che venga stabilito un protocollo d’intesa che abbiamo già inviato al presidente della provincia, alla Asl, all’Arpa, al sindaco di Monza e ai sindaci di tutti i comuni della provincia perché si lavori insieme per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”.

Il convegno di sabato ha tracciato un profilo del territorio della provincia attraverso la relazione di Angelo Pirovano che ha illustrato l’attività nel 2010 dell’agenzia regionale per l’ambiente: 1600 sopralluoghi, 95 mila determinazioni analitiche, 1900 pareri tecnici, 458 analisi su siti contaminati. Pirovano ha puntato l’attenzione sulla qualità dell’aria nella provincia e sui picchi di inquinamento da polveri sottili che caratterizzano l’intera pianura padana, sulle qualità delle acque del Seveso, compromesso dagli scarichi civili e industriali, e del Lambro che, nella parte a nord di Monza, raggiunge la sufficienza. I responsabili del servizio epidemiologico della Asl 3 hanno invece fornito i dati epidemiologici del territorio.

Di salute e bambini ha parlato Giorgio Tamburlini, pediatra e consulente dell’Organizzazione mondiale della sanità per la salute materno-infantile. Tamburlini ha spiegato il forte legame tra ambiente e salute dei bambini fin da quando sono allo stadio embrionale e fetale e ha fornito qualche utile consiglio: “Occorre ridurre l’esposizione agli inquinanti dell’aria, ridurre la videodipendenza dei bambini, fare movimento, adottare il principio di precauzione sull’uso dei cellulari, quindi evitare di darli ai bambini”. Il protocollo che i medici per l’ambiente propongono a Asl, Arpa, Provincia e sindaci del territorio va in questa direzione: costituire un osservatorio su salute e ambiente e presentare annualmente i dati ai cittadini, progettare iniziative per la tutela ambientale,promuovere ricerca, diffondere una corretta informazione.
Rosella Redaelli