E’ morto Fabio Battistini, teatranteMonza lo ricorda con affetto

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Monza – E’ morto improvvisamente mercoledì sera, nella sua casa di Milano, Fabio Battistini, autore, scenografo e regista teatrale. La notizia ha colto tutti di sorpresa: domenica pomeriggio aveva presentato al Serrone della Villa reale il suo ultimo libro ‘Verso il sacro. Un itinerario al teatro’, in cui ripercorre la sua carriera cinquantennale partita dal Teatro Comunale di Cervia nel 1961. Un percorso intenso e del tutto personale, tra teatro sacro e teatro profano. Un percorso che lo ha portato a lavorare con Giorgio Strehler, Paola Borboni, Rossella Falk, Vittorio Gassman e altri grandi personaggi del teatro italiano e internazionale.

Battistini, che non era sposato, è stato stroncato da un infarto. La camera ardente è stata allestita al Teatro Strehler di Milano. La salma verrà tumulata nel cimitero di Cervia, dove Battistini era nato nel 1940 e tornava di frequente a trovare i familiari. Insieme a Silvio Manini è stato negli anni Settanta e Ottanta uno dei pilastri del teatro a Monza. Il suo primo intervento è del ’71: al Villoresi curò i costumi per “Aspettando Godot”. Nel ’76 fondò la Piccola Compagnia, che debuttò con “Sgombero” di Pirandello l’anno successivo, al teatrino della Villa Reale. Quindi fu la volta di “Escurial” di Ghelderode, un collage di testi di Brecht e un lavoro su Lorca.

“Eravamo un bel gruppo di giovani di Monza e di alcuni paesi della Brianza – ricorda Carla Balì – poveri mezzi, ma lui era un regista estremamente creativo, stimolante e coinvolgente. Portavamo i nostri lavori anche nelle scuole”. Nell’82 La Piccola Compagnia cede il passo a La Nuova Compagnia che ha in Antonio Zanoletti, oggi attore professionista, in forza al Piccolo Teatro, l’interprete di punta. Di quell’anno è memorabile il corteo di Teodolinda che si tenne nel mese di giugno e venne replicato a Venezia.

L’attività a Monza resta intensa, e si apre al San Carlo e al Manzoni. Ancora Pirandello, ma anche Molière (Don Giovanni), Ionesco (La cantatrice calva), Goldoni (L’amante militare). E soprattutto nell’86 gli Atti del processo a suor Virginia Maria, monaca di Monza, replicato alcuni anni fa nella chiesa del Carrobiolo. Battistini aveva un particolare interesse per il teatro a sfondo religioso. Memorabile il suo “Assassinio nella cattedrale” di Eliot. Da ricordare anche “Dialoghi delle carmelitane” di Bernanos presentato a Monza nel ’96.
Domenica, durante la presentazione del libro, il prof. Pier Franco Bertazzini e il prof. Beppe Colombo lo avevano invitato a tornare in città con un nuovo lavoro.
Modesto Panizza