Dopo il ko con la ReggianaIl Monza si prepara al Bassano

Dopo il ko con la ReggianaIl Monza si prepara al Bassano

Monza – E’ il risultato a far male più di ogni altra cosa. Perché il 3-2 rimediato dal Monza nella trasferta di Reggio Emilia ha comunque lasciato in eredità diversi aspetti positivi. De Petrillo ha sorpreso tutti mandando in campo al “Giglio” di Reggio Emilia una formazione con significative novità rispetto a quella travolta in casa dal Verona. Ha avuto coraggio, il mister. Fuori per scelta tecnica l’intoccabile Westerveld, debutto tra i pali del giovane Marcandalli. E là in avanti, due punte sostenute da un trequartista (Stefano Seeedorf). Dunque Marcandalli. Dopo tanta anticamera, una buona occasione per questo ragazzo lungo ed elegante, cresciuto nel vivaio e tornato a casa dopo qualche “prestito” infruttuoso e qualche incomprensione di troppo. “L’ho visto sicuro nelle uscite, tranquillo”, chiosa il presidente Salaroli a fine gara, mentre in sala vip fanno un po’ tutti a gomitate per una foto al fianco di Clarence Seedorf.

Per coprire il buco sulla sinistra, indisponibile ancora il titolare Barjie, De Petrillo ha deciso il lancio dell’esordiente Alessio Bugno, una scelta che poteva apparire azzardata e che invece ha pagato. Bugno è stato tra i migliori in campo, almeno fin a quando ha retto sul piano fisico. Poi i crampi l’hanno stroncato e purtroppo proprio dalla sua parte il nemico ha sfondato. L’allenatore ha sbagliato a ritardarne la sostituzione, perfino dalla tribuna appariva evidente che il ragazzo – un bel mancino, tanta grinta, volontà ferrea – aveva finito la benzina.

“Sì, Bugno è stato davvero bravo – conviene il presidente Salaroli -, ma tutta la squadra ha giocato secondo me una buona partita e non avrebbe meritato di perdere. Anzi, soprattuto per quanto riguarda il primo tempo, siamo stati nettamente superiori. Peccato per quell’incomprensione tra Cudini e Marcandalli che ha determinato il gol del pareggio. Samb? Eh, Samb arriva lì e poi sbaglia. Verrà il momento che arriva lì e la mette dentro. Abbiamo costruito tantissimo in zona gol, e questo fa ben sperare. La formula con le due punte e Stefano trequartista funziona. Certo, dobbiamo evitare che si ripetano gli errori difensivi che ci sono costati caro sia con il Verona sia oggi. Le sostituzioni? Le gestisce il mister, dal campo si vedono cose che dalla tribuna appaiono magari diverse”.