Disastro all’ex Lombarda Petroli:le indagini ristrette ai dipendenti

Villasanta – Agenzia delle Dogane e carabinieri del Noe spingono sulla pista delle irregolarità nella gestione dei depositi di carburante della Lombarda Petroli. E’ quanto trapela dagli ultimi sviluppi sulla complicata inchiesta per disastro ambientale aperta dalla procura di Monza dopo il disastro del 23 febbraio, quando, a seguito di un sabotaggio, tonnellate di idrocarburi vennero rovesciate nei depositi della ex raffineria di Villasanta, e da lì, attraverso gli scarichi fognari, raggiunsero il fiume Lambro. Si indaga dunque tra i registri contabili dello stabilimento della famiglia Tagliabue, in cerca di un possibile movente del disastro, tanto che i carbinieri del Noe hanno risentito questa estate, nella massima segretezza, tutti gli ex dipendenti della Lombarda Petroli, convocati nel loro comando.

Secondo gli inquirenti, alla Lombarda qualcuno potrebbe aver falsato le dichiarazioni relative alla giacenza di carburante, allo scopo di eludere il pagamento delle tasse all’agenzia delle Dogane, a questo punto coinvolta a pieno titolo nell’inchiesta. Sarebbe però sufficiente dimostrare l’esistenza di una sorta di registro non ufficiale, o comunque di un eventuale giro di vendita ‘in nero’ di carburante, per dimostrare l’origine del gesto, e soprattutto trovare gli autori materiali? E’ questo l’interrogativo principale su cui ruota il lavoro dei carabinieri del Noe. E’ chiaro comunque, che l’indagine rimane ristretta ai dipendenti della Lombarda Petroli.
f.ber.