Desio, sopravvissuto al sisma"Salvato dal letto a castello"

Desio, sopravvissuto al sisma"Salvato dal letto a castello"

Desio – L’aria gialla e l’odore di gas, pregnante, asfissiante e la gente per strada, in pigiama, che non sa dove andare. Cosa fare. Uno scenario difficile da comprendere per chi non ne ha fatto un’esperienza diretta come invece è toccata ad Andrea Frighi, 23 anni, studente alla facoltà di scienze dell’Investigazione presso l’Università dell’Aquila.

Frighi è uscito indenne dalla tragedia del terremoto di domenica che ha colpito l’Abruzzo. «E’ stato un incubo. Una scossa potentissima mi ha svegliato di colpo – ha raccontato il giovane brianzolo – ho capito quasi subito cosa stava succedendo anche perché erano tre mesi che si susseguivano delle scosse. Forse il letto a castello mi ha salvato: quando sono caduti gli intonaci, sono caduti sul materasso di sopra mentre io dormivo sotto. Mi sono svegliato e ho visto che il muro di destra si stava crepando, l’armadio a sinistra era caduto insieme alla parete. Per un attimo sono rimasto paralizzato. Ho cercato di raggiungere la cucina. L’appartamento tremava ancora, quando sono arrivato alla porta d’ingresso la scossa la porta non si apriva. E’ stato forse il momento più brutto. Ho iniziato a gridare, poi ho cercato di nuovo di spalancare la porta e finalmente ci sono riuscito».

Nell’abitazione di fronte anche Martina, la fidanzata di Andrea, conosciuta all’Università, insieme ad altri suoi due coinquilini, è riuscita a venire fuori. L’amica di Martina è però ferita e perde sangue dal viso. Insieme ad Andrea si precipitano in strada.

«Davanti a me c’era l’Hotel Duca d’Abruzzi che era completamente distrutto. Quando l’ho visto ho capito la portata del terremoto e mi sono messo a piangere. Ero riuscito a prendere il cellulare e subito alle tre e mezzo ho chiamato a casa. Per strada la gente era impaurita, non sapeva cosa fare. Il primo aiuto che abbiamo visto arrivare era un mezzo dei Vigili del fuoco erano però già le cinque della mattina».

I genitori di Andrea, dopo la telefonata, si sono messi in macchina e sono partiti immediatamente da Desio per andare a prenderlo. Intanto con l’approssimarsi del giorno Andrea era riuscito a recuperare qualche vestito, il suo computer portatile, i documenti universitari e i libri. Il desiano è all’ultimo anno del suo corso di studi e nonostante la paura e lo scampato pericolo ha deciso di proseguire quel percorso. Non si sa però quando potrà riprenderlo.
Ivan Bavuso