Desio, ore febbrili per la giuntaLega: con il Pdl matrimonio finito

Desio, ore febbrili per la giuntaLega: con il Pdl matrimonio finito

Desio – Ore di attesa a palazzo. Il sindaco Giampiero Mariani è pronto ad azzerare la Giunta, davanti alla spaccatura ormai definitiva della sua maggioranza. Potrebbe essere questo l’ultimo disperato tentativo per salvare il suo mandato, avviato solo 6 mesi fa. Il primo cittadino cercherà di ricompattare gli alleati. Altrimenti, sarà ritorno alle urne.

Tra Pdl e Lega Nord i rapporti sono definitivamente rotti. Lo dicono chiaramente i Giovani Padani: “Il matrimonio è praticamente finito” scrivono sul loro Blog, dopo che hanno chiesto a più riprese un “segnale di discontinuità” agli alleati. Il Pdl resta sulle sue posizioni: “Ci siamo variamente interrogati sull’accezione corretta di questo termine” scrive il coordinamento cittadino “Il Pdl è unito nel sostegno ai suoi consiglieri e assessori che hanno ricevuto il mandato di amministrare la città e hanno trasparentemente dichiarato di voler operare con lealtà e correttezza” dice la coordiatrice provinciale Elena Centemero.

Gli ultimi giorni hanno segnato un’ulteriore accelerazione della crisi ormai nell’aria da settimane. Venerdì sera, nella seduta di consiglio comunale in seconda convocazione (dopo che giovedì la seduta era saltata per mancanza del numero legale), la maggior parte dei consiglieri del centrodestra non si è presentata. Assente la Lega Nord, come la sera prima. Assente il Pdl, tranne Vincenzo Bella, ex vicesindaco, rimasto in aula per la fase delle comunicazioni. Con lui, tra i banchi della maggioranza, erano eresenti, Natale Marrone (indipendente, dopo l’autosospensione dal Pdl), Fabio Arosio (Udc-Indipendenti) e Damiano Pioltelli e Valerio Barbirato (Desio 2000). Al suo posto anche il presidente del consiglio comunale Nicola Mazzacuva (Pdl).

I rappresentanti della maggioranza e il sindaco stesso hanno poi lasciato l’aula, subito dopo la fase delle comunicazioni. L’opposizione (al gran completo) ha quindi gestito la situazione, votando i punti all’ordine del giorno (bocciato il piano delle alienazioni, approvati gli interventi sugli abusi edilizi) e facendo slittare la votazione sugli equilibri di bilancio.

Il sindaco Mariani a inizio seduta ha “preso atto con rammarico” dell’assenza di gran parte della sua maggioranza. Ha ammesso la “crisi politica” e ha chiesto qualche giorno di tempo per valutare la situazione: “Nei prossimi giorni valuterò se esistono margini per una ricomposizione”. Drastico l’unico pidiellino in aula Vincenzo Bella: “Invito il sindaco a verificare velocemente se ci sono spazi per muoversi, altrimenti non facciamoci altro male” ha suggerito.

La minoranza ha nuovamente invitato il sindaco a dimettersi. “E’ il momento della responsabilità e della dignità – ha detto il capogruppo del Pd Roberto Corti – Le accozzaglie elettorali non servono. Sindaco, le chiediamo l’unico e ultimo atto d’amore nei confronti della città: per favore, si dimetta”.
P.F.