Desio, Lega: Maroni lancia Arientie il 10 maggio arriverà Bossi

Il Ministro Maroni a Desio lancia la campagna elettorale del candidato sindaco della Lega e della lista civica Per Desio Silvio Arienti. E si complimenta con i suoi che a novembre hanno dato le dimissioni dopo la maxi operazione antindrangheta di luglio.
Desio, Lega: Maroni lancia Arientie il 10 maggio arriverà Bossi

Desio – Il Ministro dell’Interno Roberto Maroni a Desio lancia la campagna elettorale del candidato sindaco della Lega e della lista civica per desio Silvio Arienti. E si complimenta con gli esponenti locali del Carroccio, che a novembre hanno dato le dimissioni da consiglieri comunali insieme all’opposizione, provocando così lo scioglimento del consiglio comunale dopo la maxi operazione antindrangheta di luglio, che ha sgominato una cellula anche in città.

“Faccio un plauso a chi ha avuto il coraggio di prendere una decisione difficile ma che va nella linea che ho indicato: prima di tutto viene l’onestà nei confronti dei cittadini, bisogna eliminare ogni sospetto e ogni dubbio”. Maroni in una sala pertini del comune affollata ha parlato di lotta alla criminalità organizzata ma anche alla microcriminalità:”I sindaci – ha detto – hanno poteri per intervenire sulla sicurezza delle città”.

Maroni ha anche parlato della Libia ribadendo la posizione della lega: no ai bombardamenti perchè il rischio è che in Italia arrivi un’invasione di immigrati. Infine una nota locale da Cesarino Monti: “La Lega in tempi non sospetti prima degli arresti per ndrangheta aveva lanciato l’allarme su Desio, invitando i politici a fare attenzione al pgt perchè è lì che puntano le infiltrazioni mafiose”.

Intanto, dal blog dei giovani padani di Desio, arriva l’annuncio che il 10 maggio arriverà a Desio Umberto Bossi: «Martedì 10 maggio Umberto Bossi sarà a Desio per un comizio elettorale: anche lui, come Roberto Maroni, ha deciso di arrivare nella nostra città per sostenere la campagna elettorale della Lega Nord cittadina ed appoggiare la candidatura a sindaco di Silvio Arienti.»
P.F.