Desio Fs, scherzo a una suoraBici «lucchettata», a casa a piedi

Desio Fs, scherzo a una suoraBici «lucchettata», a casa a piedi

Desio – Sembra essere una sfida. I furti ed i dispetti al deposito delle biciclette alla stazione ferroviaria non hanno tregua, nonostante le continue denunce. Le disavventure e le storie si moltiplicano e non si fermano. Anche Pietro Arienti racconta la sua. “Ho due figlie che vanno all’Università in treno. Alla prima è capitato che, proprio il giorno in cui ha dimenticato a casa il lucchetto grosso ed ha usato quello piccolo, sia sparita la bicicletta. Alla seconda hanno rubato la ruota posteriore, poi il manubrio. Ogni volta a ripristinare il pezzo sottratto. Manca solo la sella, ci siamo detti una sera. Beh, il giorno dopo è sparita pure quella”.

Ha altro da segnalare: “Non si tratta solo di furti, ma anche di atti di teppismo. Un paio di settimane fa ad una suora che arriva in stazione dalla sua residenza dai Saveriani hanno incatenato la bici con dei lucchetti. Non poteva più staccarla dalla rastrelliera. Si è fatta quei tre chilometri a piedi per rientrare”. Furti e dispetti, quindi. Sfidando tutto e tutti. “Abbiamo la sensazione di subire sfregi senza che nessuno si preoccupi di fare qualcosa. Non è tanto il danno economico, le biciclette lasciate al deposito sono solitamente vecchie e di poco valore, ma è la sfida. Nessuno ti difende.

Anche l’altro giorno c’erano due ragazze che telefonavano a casa per farsi venire a prendere, perchè le loro biciclette non c’erano più”. Un tentativo per mettere argine al fenomeno sembrava vicino alla realizzazione qualche settimana fa, quando l’allora assessore alla sicurezza Antonio Zecchin aveva prospettato la possibilità di installare un paio di telecamere dentro il deposito e anche di recintarlo, con cancelletto apribile solo con un tesserino magnetico prepagato. Ma tutto è fermo dopo le dimissioni dell’assessore. E la sfida continua.
Eg.Fa.