Desio: crisi di giunta, staseraConsiglio comunale della verità

Desio – Il consiglio comunale di questa sera sarà davvero, probabilmente, lo “spartiacque” dell’era Mariani, come dice l’ormai ex vicesindaco leghista Ettore Motta. Sono diversi gli scenari politici che potrebbero aprirsi da stasera in poi. L’aula, innanzitutto, è chiamata ad approvare gli equilibri di bilancio. Un atto obbligatorio, altrimenti arriverà un commissario ad acta. E se il funzionario verificherà che gli equilibri non sono stati raggiunti, scioglierà il consiglio comunale. Così prevede la legge. E così ha ribadito il prefetto di Milano che settimana scorsa ha inviato una lettera di diffida al comune: se non sarà approvato il documento finanziario entro una ventina di giorni, saranno avviate le procedure per lo sciogliomento del consiglio comunale.

L’ultimatum scade il 2 novembre. Su questo punto, sembra che non ci saranno problemi. I consiglieri comunali dovrebbero essere tutti ai loro posti, a differenza delle ultime sedute, quando invece la maggioranza ha disertato l’aula in massa. Le varie forze politiche questa volta hanno annunciato la loro presenza. Compresa la Lega, uscita ufficialmente dalla maggioranza. Ma una volta compiuto il dovere, come si comporteranno i politici desiani? Il sindaco Giampiero Mariani deve vedersela con la grave crisi politica aperta ormai da settimane. Resterà in piedi? Si dimetterà? Sarà sfiduciato?

Diverse le ipotesi. Mariani ha già annunciato l’intenzione di azzerare le deleghe di tutti gli assessori, anche dei sei rimasti in giunta. Il primo cittadino vorrebbe rifare tutto da capo, nominando nuovi assessori. Pdl e Lega Nord, dopo lo strappo, potrebbero quindi fare la pace e concordare i nomi della nuova giunta. Questa è l’ipotesi meno “dolorosa” per Mariani. Altro scenario : la sfiducia al sindaco.

La minoranza potrebbe trovare la dodicesima firma che manca per presentare la mozione di sfiducia in consiglio comunale. Se il documento sarà votato da una maggioranza di 16 consiglieri, allora il sindaco sarà sfiduciato e costretto quindi a dimettersi. L’ipotesi non è così lontana. Agli 11 voti dell’opposizione potrebbero infatti aggiungersi i 6 della Lega Nord, senza dimenticare, tra l’altro, Natale Marrone, che si è reso indipendente. Il consiglio potrebbe anche sciogliersi nel caso in cui 16 consiglieri diano contemporaneamente le dimissioni. Anche questa non è un’ipotesi remota, anzi. E’ ventilata negli ambienti politici. In entrambe le situazioni si andrebbe quindi ad elezioni.

E il sindaco Mariani potrebbe ricandidarsi, per il suo terzo mandato. Non potrebbe invece ripresentarsi, per legge, se fosse lui, di sua iniziativa, a dimettersi, una volta preso atto del venir meno della maggioranza. Si andrebbe comunque ad elezioni anticipate. Ma senza il candidato sindaco Giampiero Mariani. Altro discorso poi sono le possibili alleanze. Lega Nord e Pdl potranno presentarsi di nuovo insieme? L’opposizione si presenterà compatta, con un unico candidato? Cosa farà l’area centrista? E ci saranno candidati fuori dagli schieramenti?
P.F.