Desio, Consiglio: Lega/Pdl assentiPubblico: rissa sfiorata e insulti

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Desio – Clima rovente in consiglio comunale ieri sera e oggi è prevedibile un bis. La seduta, nella quale il sindaco Giampiero Mariani era pronto a presentare un ordine del giorno contro la ‘nrangheta, è saltata per mancanza di numero legale. Assenti tutti i consiglieri del Pdl e della Lega Nord. Tra i banchi della maggioranza erano seduti solo i consiglieri della lista civica del sindaco Desio 2000 (Damiano Pioltelli, Valerio Barbirato e Mattia Costanza) e il consigliere dell’Udc-Indipendenti Fabio Arosio. Presenti, invece, i consiglieri della minoranza.

Ma il vero protagonista della serata carica di tensione è stato il pubblico. Mai così numeroso. I cittadini si sono presentati in massa, a pochi giorni dalla maxi operazione contro la ‘ndrangheta che ha portato alla luce la presenza di un clan anche a Desio e ha provocato un vero terremoto politico. Dal pubblico sono partiti cori, urla, insulti. Contro il sindaco Giampiero Mariani, accusato di essere un “venduto”. Contro il centrodestra, ma anche contro il centrosinistra. I desiani, insomma, hanno sfogato la loro rabbia.

Al suo posto in aula il presidente del consiglio comunale Nicola Mazzacuva, unico rappresentante del Pdl. In prima fila, invece, tra il pubblico, l’ex vicesindaco e ora consigliere comunale del Pdl Vincenzo Bella, quasi a sfidare la sua maggioranza. Al primo appello, è risultata la mancanza del numero legale: presenti 15 consiglieri, su 16 necessari. Dopo mezz’ora, al secondo appello, la situazione non è cambiata e Mazzacuva è stato costretto a sciogliere l’assemblea, tra gli applausi e le urla del pubblico.

E qui è scattata l’ira dei cittadini, che hanno gridato “Vergogna”, facendo capire, tra l’altro, di non avere la minima intenzione di abbandonare l’aula. Ha provato a prendere in mano la situazione Roberto Corti, capogruppo del Pd, proponendo di intavolare un dialogo. Ma il pubblico non ha gradito. La tensione è culminata quando qualche cittadino ha inveito contro il sindaco Mariani. “Hai venduto la lista civica, vergognati, traditore” si è sentito urlare. Mariani è rimasto impassibile. Mentre tra qualche membro della sua lista e il pubblico si è sfiorata la rissa. E sono volati spintoni, con l’intervento dei vigili. Nel corso della serata ci sono stati altri momenti simili. Tanto che ad un certo punto sono arrivati anche i carabinieri. Poco alla volta, i cittadini hanno poi abbandonato l’aula, mentre venivano intervistati da una troupe di “La 7” che sta preparando una trasmissione speciale sulla ‘ndrangheta.

In giornata, a scoppio ritardato, è stato diramato un comunicato del Pdl che «giustifica» l’assenza in aula di ieri e quella certa di questa sera. Ecco il testo: «La presenza concreta delle istituzioni è determinante in fasi come questa. In questo momento partecipare in modo responsabile alla vita politica ed istituzionale di Desio implicava la necessità di valutare ed approfondire alcuni punti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di giovedì 22 Luglio 2010, in particolare il punto relativo alla variazione di bilancio.

Tenuto conto del delicato momento che il nostro territorio sta vivendo, questa è la ragione che ha spinto il Popolo della libertà cittadino, sentito il livello provinciale e regionale, a chiedere il rinvio del Consiglio Comunale e poi a non prendere parte al Consiglio stesso, essendoci peraltro tempo per approvare la variazione fino ai primi di settembre. In merito all’ordine del giorno presentato dal Sindaco sulla presenza dell’ndrangheta nel tessuto economico e sociale della città di Desio, la forte preoccupazione ci spinge a chiedere la convocazione di un consiglio comunale dedicato e la valutazione di eventuali azioni ad hoc da parte del Consiglio stesso. Riteniamo però improrogabile la costituzione di una Commissione di vigilanza anti-mafia, come già deliberato nella precedente Amministrazione”.
P.F.