Desio, Chicco si salvò per miracoloNon ce la fece il bellissimo Stitch

Desio – A febbraio di due anni fa morirono in preda a spasmi dolorosi sotto gli occhi esterrefatti dei propri padroni che non poterono fare nulla. Sicuramente furono quattro i cani avvelenati che persero la vita dopo avere ingerito delle polpettine che sono risultate fatali, su altri tre ci furono forti sospetti. Colpito il quartiere Bolagnos nella zona compresa tra via Spluga e via Monte Rosa.

Chicco, un pincher di otto anni, è l’unico superstite scampato alla strage. «Quasi un miracolo – commentò la sua proprietaria, Ortensia Cherchi – Mercoledì sera mio genero ha portato fuori il cagnolino a fare una passeggiata, lo ha visto che stava mangiando qualcosa. Appena è rientrato il cane è stato male, si contorceva e gli usciva la bava dalla bocca. L’abbiamo portato immediatamente dal veterinario che lo ha salvato».

Meno fortunati furono invece Stitch, un magnifico esemplare di pastore tedesco di un anno e mezzo, e altri due meticci femmine la prima di proprietà di Riccardo Camellini e la seconda di Concetta Ielo. Ma a mancare, venerdì mattina, nei cortili di altre abitazioni furono almeno altri tre cani della zona.

«Sono sicuro che il cane ha mangiato qualcosa che gli è stato gettato all’interno del cancello – disse Riccardo Camellini, proprietario di Stitch – mercoledì lo avevo portato a fare una passeggiata a Cesano Maderno, siamo rientrati in serata. Mi sono accorto che stava male guardandolo dalla finestra, l’ho portato dal veterinario ma non c’è stato nulla da fare». Giovedì mattina, Camellini, denunciò l’accaduto alla locale stazione dei carabinieri.

Furono ritrovate diverse polpette di carne color grigio scuro sia all’interno di alcune abitazioni sia lungo tutta la via Monte Rosa, persino nei giardinetti pubblici poco distanti la scuola di via Dolomiti. Gli animali avrebbero mangiato i bocconcini contenenti ingenti dosi di veleno per topi e lumache, questo stando a quanto fecero sapere i residenti.

Sugli autori – o l’autore – degli avvelenamenti qualcuno avanzò delle ipotesi: ci fu chi pensò che dei malviventi potessero avere preparato il terreno per mettere a segno dei furti nelle abitazioni. Ma il nuovo «messaggio» apparso nei giorni scorsi fa pensare più a un residente che ce l’abbia con i cani per via delle loro deiezioni.
Ivan Bavuso