Da Mauritius al Gran premio:”Monza unica, anche da noi”

Da Mauritius al Gran premio:”Monza unica, anche da noi”

Monza – C’è chi, per assistere al Gran premio di Monza, è disposto a fare anche il giro del mondo. È il caso di Pascal Bertrand. Valigia in mano, è decollato da Mauritius, la perla dell’Oceano Indiano. Una volta a Monza, ha avuto il privilegio di visitare la Villa Reale e i suoi tesori, passeggiando per le vie del centro cittadino e nel Parco. Con lui anche Franca Casati, presidente del Panathlon Monza e Brianza.

«Monza è una città accogliente, elegante, ricca di storia. A Mauritius il nome di Monza è immediatamente associato all’autodromo e al Gran premio, ma ci sono tanti e tanti tesori da scoprire, che meritano un viaggio qui tanto quanto la Formula 1». Bertrand, tra italiano, inglese e spagnolo, cerca le parole giuste per descrivere il suo benvenuto in Italia: «Ho ricevuto un’accoglienza generosa e per me è un onore rappresentare qui l’isola di Mauritius». Rappresentante di una catena alberghiera che guarda alla Penisola come un mercato potenzialmente ancora tutto da sfruttare, è ben preparato sull’imminente Gp. «Del resto, la Formula 1 ha una platea globale. E anche a Mauritius è molto seguita. Poi Monza è qualcosa di differente, di speciale».

Il turismo europeo nell’isola rappresenta il 70 per cento del mercato. Primi visitatori sono i francesi, poi gli inglesi, che insieme contano il 40 per cento degli ingressi dal vecchio continente. Subito dietro gli italiani, quindi i tedeschi. «Ma il mercato italiano può dare molto e la via è sicuramente quella di uno sviluppo della promozione. Che deve passare sia attraverso lo Stato che dai privati. Noi, ad esempio, abbiamo un’agenzia a Milano, da cui cerchiamo di reclamizzare Mauritius e i nostri hotel». Che sono nove, sparsi per tutti e quattro i punti cardinali. In più, due sono le strutture a Le Reunion e una alle Maldive. Naiade, il gruppo che Bertrand rappresenta, in italiano significa “sirena”. E non è un caso, visto che il mare turchese di quei lidi, abbinato a colori, profumi e sapori unici, è davvero un biglietto da visita irrinunciabile.

«Ovviamente Mauritius è una destinazione ideale tutto l’anno, il clima è sempre ottimale. La stagione migliore resta comunque quella relativa all’inverno italiano», conclude Bertrand. Che fino a domani resterà in autodromo, per assistere al Gp. Poi, lunedì, il viaggio di ritorno. «Ma tanti mauriziani, per il fatto stesso che io sia qui ad assistere al Gran premio di Monza, mi invidiano molto», ammette con un sorriso sincero.
Stefano Arosio