Costretta a assumere body guardper difendersi dall’ex fidanzato

Monza – Per salvaguardare la sua incolumità aveva addirittura assunto alcune body guard per scortarla in ufficio. Così per 19 mesi, il periodo durante il quale il suo ex fidanzato, M.P., monzese, che non si era rassegnato alla fine della loro relazione, l’assillava con minacciose e violente attenzioni.

La vittima, una 30enne di Casatenovo, l’ha denunciato. A carico del monzese è stato avviato un processo, ma non ha desistito continuando a perseguitare la donna. Fino a questa mattina, quando è stato condannato a 9 mesi e 10 giorni di reclusione per stalking senza la concessione della sospensione condizionale della pena e al risarcimento dei danni che saranno valutati in separata sede.

Una vera liberazione per la donna che per mesi aveva ricevuto telefonate a qualunque ora del giorno e della notte, spesso mute o con minacce ai danni anche dei famigliari. Aveva cambiato numero di telefono, tutto inutile: l’ex era riuscito ad introdursi abusivamente nel suo indirizzo mail e ad intercettarlo.

Quando l’uomo è arrivato a minacciare persino le nipotine, la donna ha deciso di rivolgersi ad un avvocato che ha presentato delle memorie per il capo di imputazione di violenza privata. Il GIP ha intimato all’uomo l’obbligo di dimora. Ma la tregua era durata poco. M.P. aveva infatti violato l’obbligo e ripreso a telefonare, minacciare e assillare la donna.