Comitati: Coni anticipa Calderolie dice addio alle sue «province»

Petrucci anticipa Calderoli: il Coni taglia le «sue» province. Addio da fine 2012 ai comitati provinciali, oltre mille consiglieri. La novità è introdotta nella manovra politico-finanziaria del Comitato a fronte dei tagli dei finanziamenti dello Stato.
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Monza – Petrucci anticipa Calderoli: il Coni taglia le «sue» province. Addio da fine 2012 ai comitati provinciali, oltre mille consiglieri, con le competenze che passano ai comitati regionali. La novità è introdotta nella manovra politico-finanziaria del Comitato che anticipa di fatto lo Stato: l’abolizione riguarda i 100 comitati provinciali – fatta eccezione per quelli delle «autonome» Trento e Bolzano.

Un’operazione che dovrebbe portare ad un risparmio di 29 milioni di euro, una cura dimagrante a fronte dei tagli della Finanziaria (dallo Stato previsto l’arrivo di 470 milioni previsti, ma la cifra potrebbe scendere anche sotto i 400). Il progetto dovrebbe andare a regime a fine 2012, quando saranno trasferite ai 19 comitati regionali le funzioni di quelli provinciali.

Risparmi verranno anche da dismissioni patrimoniali, riduzioni degli affitti e dei costi di gestione (ogni comitato provinciale ha un minimo di 10 componenti) e dei costi per attività come incontri informali, cene e convivii.

Inoltre saranno ridotti a un massimo di 10 anche i consiglieri di ogni federazione, in tutto oltre 200 tenendo conto anche delle 19 discipline associate: tra gli esempi più ecclatanti la vela o l’Automobil club con 26 e 32 consiglieri federali, o la Figc con 29 o il Comitato Paralimpico con 33.

L’idea poi è quella di rafforzare i poteri decisionali del presidente in seno ad ogni federazione sul modello del commissioner inglese, con la responsabilità diretta di tutta l’area tecnica. Tagli anche ai 45 collegi dei revisori dei conti: si scenderà da 5 a 3 componenti, complessivamente 90 posti in meno.