Colpi a market e farmacieMonza, preso rapinatore seriale

Colpi a market e farmacieMonza, preso rapinatore seriale

Monza – A tradirlo è stata un’impronta digitale. Aveva già trascorso due anni e mezzo in carcere per rapina, il 34enne monzese Roberto Verderosa, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine. Era stato attento a usare vestiti larghi, per non rendere riconoscibile il suo fisico, a cambiare sempre l’auto, o la moto con cui andare sul luogo del colpo, a coprirsi bene il viso, a buttare i vestiti subito dopo le rapine. Tutto per non finire ancora dietro le sbarre. Eppure gli era sfuggito il più classico degli indizi, un impronta lasciata su un’automobile utilizzata per fuggire da un supermarket, che aveva appena svaligiato.

Adesso rischia guai seri, lui e i due complici, due giovani dei palazzi di via Fiume, a San Rocco, che Verderosa reclutava prima di andare a rapinare il supermercato o la farmacia di turno. Per il momento a carico dell’uomo ci sono elementi certi in relazione a tre colpi, quello del “Punto Sma” a Vedano al Lambro dello scorso mese, in seguito al quale è stata trovata l’impronta, lasciata su una Y10 rubata ad un immigrato bengalese, quello ai danni della Farmacia di quartiere, a Cederna., e infine un terzo commesso al Conad di Brugherio. Ma secondo i carabinieri, l’uomo e, a turno, i due complici, attualmente indagati a piede libero, sarebbero i responsabili di un’altra ventina di episodi, da aggiungere ai circa dieci su cui indaga la polizia, e non si esclude il coinvolgimento in merito ad altre rapine commesse fuori Monza.

Un’indagine che ha portato nei giorni scorsi all’esecuzione del provvedimento di fermo nei confronti di Verderosa, rintracciato in un appartamento di Lissone che condivideva con la compagna, e a una serie di perquisizioni effettuate nei garage e in cinque appartamenti nei palazzi Aler di via Fiume, a San Rocco, dove vivono i due indagati, uno dei quali agli arresti domiciliari. Qui i militari, in alcuni box non intestati ad alcun inquilino, hanno sequestrato una macchina e un motorino rubato, diversi vestiti abbandonati in alcuni sacchetti di plastica e un paio di maschere da clown su cui sono in corso accertamenti.

Le rapine venivano eseguite in supermercati e farmacie, con l’irruzione di due persone armate di pistola giocattolo. Secondo i carabinieri hanno fruttato almeno 40mila euro. I proventi sarebbero stati utilizzati dal pregiudicato, sempre secondo i militari, per permettersi il “lusso” di uno o due grammi di cocaina al giorno, acquistata dall’uomo solo per uso personale. Al momento dell’arrivo dei militari nei palazzoni di San Rocco, diversi cittadini del quartiere hanno manifestato il loro apprezzamento alle forze dell’ordine. Federico Berni