Ciclismo, ancora bufera dopingFinanza da Bernucci e Petacchi

Usmate – La Guarda di Finanza avrebbe sequestrato prodotti dopanti nel corso di una perquisizione nell’abitazione del ciclista Lorenzo Bernucci, 29enne corridore della Lampre. Lo scrive l’edizione online del quotidiano la Repubblica. Le perquisizioni effettuate in Toscana dalle fiamme gialle – nel quadro di un’operazione che secondo Repubblica fa presagire un nuovo scandalo sul ciclismo italiano – avrebbero riguardato anche l’abitazione di Alessandro Petacchi, sprinter veterano della Lampre. Bernucci ha rinunciato al Giro delle Fiandre a causa di un improvviso malore. Nella sua abitazione i finanzieri hanno rinvenuto prodotti vietanti come l’albumina e la sibutramina, oltre a fiale di provenienza straniera.

Bernucci fu squalificato per doping dopo una positività alla sibutramina riscontrata nel 2007, quando correva per la T-Mobile, lo squadrone tedesco travolto da numerosi casi i doping. Bernucci, che subì il licenziamento dalla squadra, in carriera vanta una vittoria di tappa nel Tour de France del 2005. Risale al 2007 anche la positività di Petacchi al salbutamolo, riscontrata al termine di una tappa vint al Giro d’Italia dallo sprinter spezzino: Petacchi, che imputò la positività ad un antiasmatico, dopo essersi visto prosciogliere subì una condanna ad un anno di squalifica in sede di appello (al Tas di Losanna).

Negli ultimi anni diversi nomi di prima fascia del ciclismo italiano sono stati travolti da vicende di doping e squalificati: tra questi due ex vincitori del Giro d’Italia, Ivan Basso e Danilo Di Luca, ed il presunto astro nascente Riccardo Riccò, protagonista di una doppia positività all’Epo di nuova generazione nel Tour de France del 2008. Basso fu invece squalificato per il suo coinvolgimento nell’Operacion Puerto (ammise un “tentato doping” dopo gli iniziali proclami di collaborazione e piena confessione), mentre Di Luca in carriera ha avuto più volte a che fare con la giustizia sportiva per vicende di doping (prima di risultare positivo all’Epo ricombinante gli fu contestata la frequentazione con il discusso medico abruzzese Carlo Santuccione, già radiato dal Coni per questioni legate doping)
ApCom