Cazzaniga: ”Corti cantore della Brianza”

Cazzaniga: ”Corti cantore della Brianza”

Monza – “Corti è il cantore del modello brianzolo”. E’ la convinzione di Sergio Cazzaniga, presidente dell’Iseb (Istituto di studi economici e sociali della Brianza) che da 25 anni ha sede a Cesano Maderno. Proprio a Palazzo Arese Borromeo giovedì sera, l’Iseb ha promosso il convegno “Il Nobel a Eugenio Corti. Un riconoscimento universale al cantore del modello sociale della Brianza” .

L’Iseb sostiene la candidatura di Corti al Nobel. Non le sembra un’impresa impossibile?
“Lo era anche l’istituzione della provincia di Monza e Brianza,ma dopo anni di battaglie siamo arrivati al riconoscimento. Del resto la Brianza ha caratteristiche tali che la differenziano da Milano, che pure è vicinissima. La Brianza ha un modello socio-economico che è diventato comune a tutta la realtà pedemontana,un modello costruito sui valori della famiglia e del lavoro che si ritrovano nell’opera di Corti”.

Per questo sostiene che Corti è il cantore del modello brianzolo?
“Assolutamente sì e anche se il Nobel non arriverà, avremo contribuito a far conoscere la sua opera: la gente di Brianza deve essere orgogliosa di questo modello che ha reso una terra povera una delle locomotive d’Europa”.

Si spieghi.
“La terra della Brianza era una terra povera, gli agricoltori a sud di Milano se la passavano molto meglio. Per questo i brianzoli hanno iniziato ad affiancare al lavoro nei campi altre attività come la lavorazione del legno e hanno fatto fortuna”.

Quale il ruolo della Chiesa in tutto questo?

“I parroci hanno aiutato questa trasformazione, basti pensare all’impulso delle cooperative di consumo. A Cesano il parroco aveva comprato dei macchinari che i suoi parrocchiani potevano chiedere in prestito per le loro attività”.

Cosa le è piaciuto di più de “Il cavallo rosso?

“Da economista ho ritrovato nella vicenda il modello economico della Brianza che non si basa solo sui numeri, ma sulle persone. Sull’identità di un popolo. Ho rivisto la storia di tanti imprenditori buoni della Brianza. Vedo in Corti l’anima culturale della nuova provincia”.
Rosella Redaelli