Caso Ponzoni, le reazioni a DesioSindaco perplesso, il Pd attacca

Desio: alleanze per il ballottaggioL’ex Mariani: non mi prostituisco

Desio – “Sono perplesso”. Poche parole dal sindaco Giampiero Mariani, alla notizia dell’avviso di garanzia arrivato a Massimo Ponzoni, leader del Pdl e importante punto di riferimento per gli esponenti desiani della maggioranza di centrodestra. “Cercherò di verificare, per il momento non voglio commentare” dice il primo cittadino, appena rieletto al suo secondo mandato.

Ponzoni risulta indagato dalla Procura di Monza per corruzione, in riferimento a vicende urbanistiche desiane: secondo l’accusa avrebbe ricevuto una tangente da 250 mila euro da un gruppo interessato ad un’operazione urbanistica. “Per me tutto questo è una novità”, dice Mariani, che in mattinata ha cercato di contattare il diretto interessato, senza riuscirci.

“Ho cercato di parlare con Ponzoni e anche con Perri, ma non li ho trovati” dice Mariani. Anche l’ex direttore del settore tecnico del comune e ora assessore provinciale Rosario Perri risulterebbe coinvolto nella vicenda. “No comment” ribadisce Mariani.

Commenta e anche duramente, invece, il leader dell’opposizione Roberto Corti, capogruppo del Pd. “Le accuse sono gravi. Si parla anche di un coinvolgimento con la ‘ndrangheta: significherebbe che la politica desiana negli ultimi 15 anni sia stata influenzata dalle infiltrazioni. Se così fosse, bisognerebbe rivedere tutta l’ attività politica. A questo punto, viene da dubitare su tutto”.

Corti attacca il centrodestra: “E’ possibile che questa maggioranza non sapesse nulla? Se fosse accertata la tangente, allora il Pgt approvato da poco sarebbe da rifare completamente. Perchè sarebbe stato costruito sul criterio delle mazzette”.
P.F.