Cascinazza, il giudice: al Comune300mila euro per le spese legali

Per la Cascinazza, conto salato«E’ una stangata sui cittadini»

Monza – La maggioranza resta in silenzio di fronte alla sentenza che condanna la Istedin a pagare le spese legali sostenute dal comune per difendere le proprie ragioni. Lunedì in consiglio comunale nessuno del centrodestra ha informato i colleghi del pronunciamento dei giudici monzesi secondo cui la immobiliare deve versare al municipio 302.500 euro, 300.000 dei quali come onorario all’avvocato Ercole Romano che nel 2006 ha curato la causa vinta in Cassazione.

«Si tratta di una decisione esemplare, seppur provvisoria – ha rotto gli indugi l’ex assessore all’Urbanistica Alfredo Viganò – di fronte alla richiesta di danni il Tribunale ha imposto al privato di risarcire una somma ingente, inusuale in casi del genere. Mi meraviglia che l’amministrazione non dica nulla e mi auguro che si tuteli anche in altri ricorsi simili». «Il Comune ha già vinto sei cause nei confronti dell’immobiliare e ne ha persa una sola – ha commentato l’ex sindaco Michele Faglia – abbiamo a che fare con imprenditori che non hanno saputo sostenere tesi credibili davanti ai giudici e che continuano a pretendere volumetrie senza capo né coda.

A causa loro, dal 1980 in poi, l’amministrazione ha dovuto sostenere costi che superano i due milioni di euro per difendersi. Invito la giunta a far conoscere questa sentenza ai monzesi». Di fronte al timore del centrosinistra che il silenzio del centrodestra nasconda un tentativo di rendere edificabile l’area lungo il Lambro Marco Mariani ha esclamato: «Questa sentenza ci rende solo felici perché in caso contrario il Comune ne sarebbe uscito con le ossa rotta. Se qualcuno non è contento sono affari suoi». Le rimostranze della minoranza irritano il capogruppo azzurro Giuliano Ghezzi che, a distanza, replica piccato: «Noi non abbiamo nascosto nulla: la sentenza è pubblica. Come l’abbiamo vista noi avrebbero potuto conoscerla anche i rappresentanti dell’opposizione». Quindi aggiunge: «Non capisco le polemiche dato che il consiglio comunale non sta discutendo nulla legato alla Cascinazza. Il pronunciamento non muta l’azione amministrativa».
Monica Bonalumi