Carnevale, Seregno invasada cinquemila “eplOratori”

Seregno – Più di cinquemila persone, sabato 20, hanno invaso il centro città per festeggiare il Carnevale animando le diverse iniziative.
Punti nevralgici sono stati il “salotto” di piazza Vittorio Veneto e l’arteria corso del Popolo, via Vincenzo, Trabattoni, Verdi, sino a piazzale Monte Rosa. Bambini, papà e mamme, ma anche tanti nonni e zii hanno assistito e partecipato direttamente alla sfilata dei carri allegorici, organizzata dagli oratori della città. Sfilata che è partita da piazza Roma con ritrovo in piazza della Concordia e che si è snodata lungo l’asse centrale viario della città, per concludersi con la cerimonia di premiazione all’interno del parcheggio di via Monte Rosa.
Molta folla festante e in maschera, di ogni tipo, ha fatto ala al passaggio dei carri, al cui seguito c’erano centinaia di bambini sia a piedi che su appositi mezzi al seguito del carro allegorico del proprio oratorio. Il tema sviluppato per l’ultima edizione del carnevale è stato “ EsplOratori”. E le centinaia di ragazzi in mascherava hanno gioito e sognato nei panni dei loro eroi. E’ stata la conclusione di un’avventura vissuta per mesi durante i preparativi al gran giorno, intorno al quale hanno lavorato alacremente e organizzato ogni cosa genitori, educatori, sacerdoti e suore degli oratori.
E’ stata una gara alla creatività intorno al tema “EsplOratori”: dalla conquista della Luna ai marziani, ai pellerossa, alle tribù africane. Rispettata la regola del carnevale oratoriano: usare per i costumi e le scenografie solo materiali poveri e di recupero, trasformandoli ad arte. Un carnevale innanzitutto “educativo perché ha reso protagonisti i bambini, i ragazzi e le loro famiglie in una festa che li ha messi al centro della scena – hanno spiegato gli organizzatori- ma anche per la capacità di aggregare piccoli e grandi in un progetto comune che ha stimolato la manualità, l’interazione, la cultura”.
Il carro del “San Rocco” che ha aperto la sfilata s’è ispirato alla “missione nello spazio”. Il “Lazzaretto” ha presentato gli esploratori in terra d’Africa alle prese con le tribù indigene e gli animali feroci. “Sant’Ambrogio” invece, s’è rifatto all’epoca dei Vichinghi. “Santa Valeria-Ceredo” hanno realizzato una grande canoa con un totem simboli delle conquiste dei Pellerossa d’America. Il passaggio dei carri allegorici ha letteralmente ricoperto di coriandoli l’asse viario centrale della città che ha assunto un aspetto multicolore inconsueto.
Nel parcheggio di via Monte Rosa, capolinea dei carri allegorici, s’è svolta la cerimonia di premiazione alla presenza del sindaco Giacinto Mariani, anch’egli in maschera e del prevosto monsignor Silvano Motta. Entrambi hanno avuto parole di ringraziamento nei confronti degli organizzatori che da quasi vent’anni tengono viva la tradizione e verso tutti i volontari che hanno prestato la loro opera per allestire al meglio i carri allegorici. La giornata si è conclusa con un ballo al ritmo delle musiche più conosciute a cui hanno preso parte tutti i protagonisti.
Paolo Volonterio