Caratese, un altro stopAzzurri fermati a Pizzighettone

Pizzighettone – Ancora uno stop, sempre di misura, stavolta a Pizzighettone, e anche stavolta in maniera del tutto immeritata. Decide a favore dei locali la solita disattenzione difensiva azzurra, stavolta errore in ripartenza da parte di De Angeli che cerca (ma non trova) Aliotta, ma trova Cantoni che con il solito “golasso”, un tiro che va dove nessuno può arrivare (fotografia al sette) di fatto decide la gara; eppoi ancora, il solito palo azzurro (stavolta è Sardina, al 27° della prima frazione a centrarlo con portiere ampiamente battuto) e una serie di occasioni da rete a favore degli azzurri (Romano e Sardina al 90° – cosa non si mangia!), non concretizzate, che alla fine, paradossalmente, servono solo per i rimpianti anche se ad un certo punto della gara a qualcuno è venuto in mente che un risultato di parità per la Caratese sarebbe stata una beffa.
Vabbè, non abbiamo la residenza a Pizzighettone, ma la dea bendata davvero di questi tempi ha deciso di voltare le terga all’undici lambraiolo. Quattro pali in sei gare (due Pastore, uno Bosio e appunto Sardina) non sono pochi, tutti decisivi alfine nell’economia del risultato; abbiamo fatto i conti, sarebbero quattro punti in più per gli azzurri in classifica. Buttali via! Però però, c’è qualcuno che legge i risultati in maniera diversa, e tutto sommato non gli si può dare torto; nel senso che si continua a dire che la Caratese gioca bene, è ariosa nelle sue manovre, spesso si fa preferire, ha un grande bomber eccetera eccetera: va bene, ma se continui a perdere c’è qualcosa che non va. Chi scrive, per la verità, è convinto che prima o poi i nostri pali diventeranno gol, e i gol degli avversari diventeranno pali.
E’ inevitabile, la ruota gira, e la dea, di cui sopra, prima o poi deciderà di rivoltarsi. Ma ci sono delle cose in campo, leggasi inimmaginabili errori di concentrazione, di posizione, di superficialità, che non vorremmo più vedere. Serve poi una maggior cinicità nella gestione della gara e una maggiore precisione sotto porta, al netto dei pali, ovviamente.
Se vogliamo la gara di sei giorni fa è un po’ la “summa” dei problemi attuali della Caratese. Raccontarla non serve, l’abbiamo già detto prima: la Caratese, con un pari, avrebbe potuto rammaricarsi dell’esito numerico. La brutta sconfitta riconduce ad esami interni di coscienza e di gestione dell’incontro, appunto. E domenica, altra gara in trasferta, contro la Solbiatese. Serve, decisamente, una risposta: ci pensino gli addetti preposti a tale compito, e cioè chi scende in campo.
Sandro Manzoni

Pizzighettone 1 – Caratese 0
Pizzighettone: Cinquetti, Brunetti (3’ st Bottini), Scietti, Martignoni, Migliorati, Davini (21’ st Pipieri), Fumasoli, Segale (13’ st Guarneri), Pierobon, Piccolo, Cantoni. Allenatore: Bonomi.
Caratese: Menegon, Consolino, Dinardo, Poloni (27’ st Gallo), Ancora, De Angeli, Sardina, Galluccio,(15’ st Bernareggi), Bosio, Aliotta, Ricci (13’ st Romano). Allenatore: Ottolina.
Marcatore: 24’ st Cantoni (P).
Arbitro: Zinzi di Catanzaro.
Note: spettatori 500 circa. Ammoniti Scietti e Pipieri (P), Dinardo e Poloni (Car.). Espulso al 91’ Pipieri per doppia ammonizione. Angoli 9 a 3 per la Caratese.