Caratese nuovamente costrettaa rincorrere: alla fine pareggia

Carate – Come dicono in riva al Lambro, alla fine piuttosto che niente, è meglio piuttosto. E spiace per il vernacolo che non si è voluto sdoganare, perchè avrebbe reso meglio. La Caratese anche contro i valdardesi del Fiorenzuola non riesce a espugnare il proprio terreno di gioco. Anzi, dopo un primo tempo giocato piuttosto bene, ma con pochi frutti, deve addirittura rincorrere nella seconda frazione per non portare a casa l’ennesima sconfitta. Ma, stavolta, sarebbe stato davvero un insulto al gioco del football. Azzurri che si fanno preferire nella prima frazione dove spingono e spendono al di là forse delle loro potenzialità; che non vada, che il cuoio non entri in rete riconduce non solo alla rogna ma soprattutto all’imprecisione dei battitori di turno. Un film già visto, purtroppo.
In 45 minuti gli azzurri hanno creato almeno quattro/cinque chiare e nitide occasioni da gol, con il portiere ospite impegnato però…solo in una circostanza (5’ minuto su Ancora). Errori sotto misura, imperdonabili per una squadra che gioca sopra le righe , che crea, ma che fatica a far male. Si va insomma a bere un te con grande rammarico per ciò che poteva essere e non è stato; si torna in campo sperando, ma la Caratese ha speso molto e paga inevitabilmente dazio: il Fiorenzuola, sin lì remissivo nonostante le decine di tifosi urlanti al seguito, trova il gol del vantaggio: nasce dalla destra con un traversone al centro laddove Armani di piatto destro infila sulla sinistra dell’incolpevole Menegon. Gol del numero 8, minuto numero 8.
Ottolina è fermo, non cambia e il pubblico mugugna. Entra dopo un po’ Pastore che dà quantomeno più vivacità, ma non si avverte il cambio di marcia. Serve il colpo che, vivaddio, arriva al 31’; Galluccio, uno dei migliori in campo, batte l’ennesimo angolo sul quale si avventa il solito De Angeli che sovrasta tutti e di testa depone in fondo al sacco.
Liberazione in campo e in tribuna nel senso che era assurdo perdere una gara in quella maniera. Ma la Caratese rischia prima del triplice trillo; Menegon si supera e toglie dal sette una punizione magistrale di Chiurato; poi, ad un secondo dal termine il solito Armani libero sulla sinistra ed a tu per tu con l’estremo azzurro allarga troppo il compasso ed il suo diagonale termina a lato di un nulla. Finisce lì: la Caratese interrompe la serie negativa di sconfitte, è sempre ultima, ed il passo rimane lento. Agli addetti ai lavori si rimandano le conclusioni del caso. Domenica prossima azzurri a casa dell’Olginatese che ieri si è imposta a Cantù. Ogni commento è vano.
Sandro Manzoni

Caratese 1- Fiorenzuola 1
Caratese: Menegon, Vanzati, Consolino, Mantegazza (21’ st Pastore), Ancora, De Angeli, Sardina (41’ st Bernareggi), Galluccio, Bosio, Aliotta, Ricci. Allenatore: Ottolina.
Fiorenzuola: Anelli, Biolchi, Rovida (1’ st Sicuro), Orrù, Peri, Ramundo, Savarino (36’ st Cavanna), Armani, Chiurato, Rosi (1’ st Dattaro), Araldi. Allenatore: Perazzi.
Marcatori: 8’ st Armani (F.), 31’ st De Angeli (Car.).
Arbitro: Bottari di Messina.
Note: 450 spettatori. Ammoniti Sardina (Car.), Armani e Sicuro (F.). Angoli 7 a 4 per la Caratese.