Carate, trovata cassaforte rubataSpariti i 200mila euro e i gioielli

Carate – Ritrovata a Carate la cassaforte trafugata l’altra sera a Valsolda, nel Comasco, un colpo veramente grosso dei ladri che hanno preso di mira l’abitazione del titolare del ristorante "Perla d’Oro": la  cassaforte conteneva la bellezza di 200mila euro in contanti, più alcuni oggetti in oro. Da quanto è stato possibile ricostruire, l’altra sera Lau Han Jam, cittadino della Malesia di 54 anni, è rientrato nella sua abitazione in frazione Castello di Valsolda e l’ha trovata a soqquadro: l’unica cosa che era sparita era però la cassaforte, che era nascosta sotto alcuni i vestiti. I ladri, per fare irruzione nella casa (in un orario che è stato ipotizzato fra le 17,30 e le 21), hanno forzato una finestra e si sono allontanati con la cassaforte, quasi certamente caricata a bordo di un’automobile. Nello scrigno erano contenuti i risparmi di una vita, così ha spiegato il titolare del ristorante ai carabinieri di Porlezza che stanno investigando sull’ingente furto. Gli inquirenti, a fronte di una cifra così elevata, non hanno potuto che chiedere informazioni sulla provenienza del denaro e degli ori che erano custoditi nello scrigno: contanti e preziosi tutti comunque assicurati. A distanza di 24 ore dal colpo, la cassaforte è stata trovata dai carabinieri, abbandonata a bordo strada iin quel di Carate: all’interno non c’era più un euro e nemmeno un oggetto in oro ma solamente i passaporti di Lau Han Jam e di sua moglie. Nell’abitazione del ristoratore malese sono intervenuti anche i militari della sezione scientifica della compagnia di Menaggio alla ricerca di eventuali tracce lasciate dai banditi. I carabinieri di Porlezza stanno seguendo una pista ben precisa, soprattutto a seguito del ritrovamento della cassaforte nella nostra zona: l’ipotesi più probabile è che i ladri fossero al corrente del fatto che il ristoratore avesse un’ingente disponibilità nel suo appartamento e, quindi, hanno agito a colpo sicuro. Gli inquirenti tendono a scartare l’ipotesi della malavita locale, poco probabile che a entrare in azione siano stati ladri talmente "fortunati" che si sono ritrovati un patrimonio inaspettato fra le mani: chi ha portato via la cassaforte veniva da fuori provincia e fuori provincia ha abbandonato lo scrigno forzato e ripulito.
A.Cr.