Camera commercio e Politecnico,nasce il passaporto del mobile

Monza – Nasce il passaporto del mobile, il “documento” di tracciabilità completa che racconterà l’intera filiera del prodotto. Si tratta di un’iniziativa a salvaguardia del made in Italy nel settore del legno – arredo, frutto di una collaborazione tra Camera di commercio di Monza e Brianza e Politecnico di Milano. E prende il via dalla Brianza il network internazionale dell’arredo design, un’alleanza strategica che parte oggi con Brasile, Argentina e Colombia e successivamente coinvolgerà anche i Paesi europei con la vocazione al design, in primo luogo quelli scandinavi.

Due iniziative che nascono nella culla del design, ovvero il distretto del legno arredo brianzolo che vanta ancora oggi, nonostante la crisi, la più elevata concentrazione di imprese attive in Italia nell’industria del legno e di fabbricazione di mobili con 2.489 imprese (circa 7 imprese per Kmq). Una leadership che, anche a livelli di occupazione, sebbene nelle difficoltà, è comunque in linea con i dati generali della provincia, registrando un tasso di occupazione previsto pari a -1,7%. Mobili e design di qualità che vengono esportati anche oltreoceano, come in Centro e Sud America per un valore complessivo di oltre un milione di Euro nei primi sei mesi del 2009. D’altra parte, anche gli stessi lombardi apprezzano l’eccellenza nell’arredare casa: il 51%, infatti, anche in tempo di crisi, non rinuncia alla qualità e al made in Italy quando si tratta di arredo e di complementi d’arredo. E’ quanto emerge da elaborazioni e stime dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Istat, Coeweb Istat, Registro Imprese, Rapporto sull’internazionalizzazione della nuova provincia di Monza e Brianza, Indagine “Crisi e consumi”. Il passaporto del mobile e il network internazionale dell’arredo design sono stati presentati oggi in occasione del seminario all’interno della “IV conferenza nazionale Italia-America Latina e Caraibi”, che si è tenuto presso la Camera di commercio di Monza e Brianza “Il mobile e il design – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – sono una vocazione del nostro territorio. Credo che in questo momento di difficoltà sia necessario sostenere il settore del legno arredo,rafforzandone in primo luogo la qualità dei prodotti, attraverso per esempio il passaporto intelligente che racconti la filiera del “mobile”, e quindi promuovendone la visibilità e la capacità di penetrare sui mercati internazionali, anche attraverso partnership territoriali in grado di implementare le reti lunghe del mobile. Proprio come abbiamo fatto con l’iniziativa di oggi, dalla quale è nato il network internazionale dell’arredo design con cui ci mettiamo alla ricerca delle Brianze nel mondo”.

Il passaporto del mobile nasce da una collaborazione tra Camera di commercio di Monza e Brianza e Politecnico di Milano: un’iniziativa a salvaguardia del made in Italy nel settore del legno – arredo. Il passaporto del mobile, il “documento” di tracciabilità completa, racconterà l’intera filiera del prodotto: la provenienza, la qualità e la natura delle materie prime, nonché la loro eco sostenibilità; l’identità dei designer; i brevetti utilizzati; i luoghi, le modalità e la qualità della realizzazione dei prodotti; fino alla responsabilità sociale nei confronti dei lavoratori e dei consumatori.

I distretti del legno-arredo In Italia la più elevata concentrazione di imprese attive nell’industria del legno e di fabbricazione di mobili si trova a Monza e Brianza, con circa 7 imprese per Kmq. Seguono Milano (1,37 imprese per Kmq), Como (1,35) e Treviso (0,96).

L’interscambio commerciale di mobili tra Lombardia e America Latina I mobili e il design di qualità lombardi vengono esportati anche oltreoceano, come in Centro e Sud America per un valore complessivo di oltre undici milioni di Euro nei primi sei mesi del 2009. Prima nell’export Milano con oltre 6 milioni di Euro, che valgono il 54% sul totale dell’export lombardo verso i Paesi latino americani. Seguono Brescia (1 milione e 300mila Euro), Como (1 milione e 200 mila Euro) e Monza e Brianza (1 milione e 100 mila Euro).