Calcio, presentato il nuovo Monza Realismo e ambizione a braccetto

Calcio, presentato il nuovo Monza
Realismo e ambizione a braccetto
Monza – Un moderato ottimismo, la voglia di migliorare, l’intenzione di ripartire con una base solida. E ancora un bilancio da cui ridurre le passività, tante idee, una veste rinnovata. Che sarà il Monza Brianza nella stagione 2010-2011? Una società viva, giovane, desiderosa di consolidare i rapporti sul territorio? Sì, certo. Ma per la prima squadra cosa è lecito attendersi? Con ragionevole equilibrio un campionato migliore dell’ultimo, se possibile con la zona playoff più vicina di quella playout. Tutto qui, e scusate se è poco. 
Con sobrietà la dirigenza dell’Ac Monza Brianza 1912 ha presentato ufficialmente la stagione entrante: niente promesse al vento, niente paroloni, tanta sana concretezza. In un calcio dove i fanfaroni hanno portato al dissesto decine di società possiamo già essere soddisfatti. Ma con l’orgoglio che ci fa sognare la nostra vecchia casa in serie B non vogliamo arrenderci all’evidenza di un altro anno di transizione: vedremo. Senza trucco e senza inganno, però, magari ripescando almeno la Coppa Italia dei grandi, tanto per cominciare. 
Le parole del presidente Stefano Salaroli e dell’amministratore delegato Massimiliano Rossi sono chiare: coi piedi per terra non si vola ma si può anche correre lontano. <Abbiamo lavorato abbastanza bene> spiega Salaroli <abbiamo fatto esperienza nella gestione di una società di calcio professionistica senza provocare danni>. Elencando gli aspetti positivi il presidente ricorda gli obiettivi raggiunti dalla prima squadra, la valorizzazione dei giovani, un settore giovanile di alto livello, degno delle società di A e B. Tra le note negative, a parte la scarsa frequentazione del Brianteo, c’è <…un risultato economico di segno meno maggiore di quello che ci si aspettava e si vorrebbe ottenere>. 
Parliamo del futuro. <Noi pensiamo di partire con un piccolo vantaggio, abbiamo il fattore gruppo, l’anno scorso la squadra è diventata un gruppo; speriamo di stare più vicini ai playoff, non dico di lottare per il quinto posto ma essere lì, pronti>. Motivazioni e denaro vanno di pari passo… <Il budget della prima squadra, se facciamo il conto stipendi, è molto sotto al quinto posto> prosegue Salaroli <Ma non sempre più si spende più si vince>. Passiamo all’aspetto tecnico: Vincenzo Tridico sostiene che la squadra è fatta. Sono arrivati in prestito da Lazio e Atalanta i giovani Manuel Ricci (attaccante) e Fabio Meduri (centrocampista), in via definitiva dal Milan Mattia Maggioni (portiere classe ’92) e la punta Carlo Ferrario (1986), 12 gol lo scorso anno a Prato. 
Le conferme di Tuia ed Esposito, oltre a quella di Fiuzzi, e il passaggio dalla Berretti di Uggè, Scaccabarozzi, Lucchese e Severino allungano una rosa che oggi vanta 31 giocatori, uno sproposito. Chiudiamo con Alessio De Petrillo: <Io sono molto contento di essere qua, mi auguro di essere in grado di regalare emozioni e di centrare gli obiettivi>. Parliamo di credo tattico: <La difesa a quattro non di discute, poi devo ancora fare delle verifiche>. Un pisano a Monza… <Io nel 2007 allenavo il Gubbio, non ero a conoscenza di questa rivalità, mi spiace se c’è stata sofferenza ma non ne sono responsabile, per me Pisa è stata un’ooportunità di lavoro>.
Saverio Gennaro