Calcio, Diego Armando Maradonaquando fu tifoso del Triante

Calcio, Diego Armando Maradonaquando fu tifoso del Triante
Monza – Il problema è generale: nel senso che riguarda club «prof» di consolidata tradizione e piccole società dilettantistiche. Tutti comunque alle prese con un’estrema difficoltà nel trovare le risorse necessarie per proseguire l’attività. Una situazione che sta innescando fusioni, rinunce e chiusure. E Monza, ovviamente, non fa eccezioni: è arrivato al capolinea, per esempio, il Verga Triante. Un club nato nel 2006, frutto della fusione tra due sodalizi monzesi dal bel curriculum.

Il Verga era stato fondato nel 1965 da Enrico Vimercati, mentre il «primo» Triante San Martino Tepa Sport era nato nel 1969. È appena nato Il Città di Monza, conseguenza comunque della fusione tra Atletico Cederna e Cantalupo 2002. Il «vecchio» Ac. Cederna si era affacciato al mondo calcistico il 20 settembre 1968. Il Cantalupo, a sua volta, è la società che visse tre volte. Una prima volta dal 1970 al 1989. Allora, il fondatore fu Pietro Mazzo. Poi, nel 1990, la società fu rifondata da Gerry Aprea e disputò anche tre stagioni nel Campionato nazionale dilettanti, sfiorando la promozione in C2. Nel 2002, infine, i «lupi» tornarono nuovamente a mostrare le zanne. «La gestione degli impianti – sottolinea Vittorio Aspes, classe 1941, una vita da allenatore e dirigente spesa tra Cederna, Ges, Verga Santalbino – costa troppo. Mancano i soldi e i volontari disposti a dare un mano gratuitamente».

Il Triante San Martino si ritagliò anche un piccolo (e inatteso) spazio sui telegiornali che, nel luglio 1984, annunciarono l’arrivo di Diego Maradona in Italia, dopo il suo passaggio dal Barcellona al Napoli. Il campione argentino, sbarcato all’aeroporto di Fiumicino proveniente dalla Spagna, si affacciò dallo sportello dell’aereo sventolando una sciarpa biancoleste triantina. Un mistero dalle insospettabili origini: la società monzese aveva partecipato a un torneo giovanile a Barcellona ed aveva stretto un gemellaggio con il club catalano.

«La sciarpa usata da Maradona – ricorda Giorgio Pennatini, ex dirigente triantino – faceva parte del materiale che il Triante aveva appunto lasciato a Barcellona in segno di amicizia». Qualcuno, prima che Maradona si imbarcasse sul volo per l’Italia, gli consigliò di presentarsi in Italia con qualcosa che avesse i colori del Napoli e gli diede appunto la sciarpa del Triante. Quella stessa che il fuoriclasse argentino agitò furbescamente dalla passerella dell’aereo.
Sergio Gianni