Calcio, brutta Caratese stoppatanel Varesotto: va trovata la quadra

Solbiate Arno (Va) – Ancora uno stop, sempre di misura, stavolta a Solbiate, ma stavolta i tifosi, bontà loro, la buttano un po’ sull’ironia; d’accordo, si è perso, ma stavolta, vivaddio, meritatamente! E domenica arriva a Carate il fanalino di coda Borgosesia, già battuto in Coppa Italia in Piemonte nell’overture della manifestazione: ma, attenzione, gli azzurri, sempre fuori casa, e sempre in Coppa, avevano eliminato proprio la Solbiatese. Brutta Caratese, come detto, soprattutto nella prima frazione, dove nulla convince, per la verità nemmeno più di tanto l’undici messo in campo da mister Ottolina: c’è a sorpresa l’under Trommino, non c’è Bernareggi (questa invece non è una sorpresa), torna Pastore dopo i due turni di squalifica. Ma non va perchè la Caratese è povera di idee in ogni reparto e i padroni di casa stanno a guardare.
Qualcosa in più la Caratese lo combina nel secondo tempo soprattutto appena passata la mezzora quando De Angeli si mangia un gol già fatto (34’) e due minuti dopo un tiro di Aliotta va sopra la sbarra di un nulla, ma prima Menegon (di piede) è bravo su Marsich, e si supera su Amato negandogli il gol dal limite. Quattro giretti di orologio e segna la Solbiatese con l’"eroe per caso" De Masi (dal limite su cross di Schiavano) entrato in campo a seguito di una carambola di infortuni (il portiere locale su tutti) che obbligano il trainer nerazzurro a controllare le carte di identità. In precedenza su azione di ripartenza il bomber Bosio perde la palla che gli rimpalla sul tacco: poteva indirizzare la gara in maniera diversa. Dopo il gol locale non succede più nulla sino al triplice trillo del direttore di gara di turno con la solbiatese che mantiene immacolata la sua porta per ben 450’.
La provocazione iniziale sulla meritata sconfitta dopo gare dove la Caratese, pur tornando a mani vuote, meritava di più deve solo far riflettere. Il campionato è lungo, la graduatoria è corta ma il morale rischia di finire sotto i tacchetti. Domani il Borgosesia, indicato dai “bene informati” alla vigilia fra le squadre papabili per salire.
La Caratese e Ottolina devono alla svelta trovare la quadra; anzichè parlare di C2, o seconda divisione di Lega Pro, sarebbe forse meglio sfangare la quarta serie che, a parere dello scrivente, già di per sé rappresenta un lusso per l’undici azzurro. A Carate si accontenterebbero “solo” di questo.
Sandro Manzoni

Solbiatese 1- Caratese 0

Solbiatese: Guerini (39’ pt Catrani), Cigagna, Stilo, Amato (22’ st Donghi), Albizzati, De Nardin, Marsich, Lazzari, Castellazzi, Mosca (39’ pt De Masi), Schiavano. Allenatore: Ramella.
Caratese: Menegon, Folcia, Dinardo, Poloni, Ancora,De Angeli, Sardina, Aliotta (42’ st Ricci), Bosio, Pastore (37’ st Galluccio), Trommino (42’ st Mariani). Allenatore: Ottolina.
Marcatore: 39’ st De Masi (S.)
Arbitro: De Salvo di Messina.
Note: spettatori 300 circa. Ammoniti Stilo, Marsich e De Masi (S.), Poloni (Car.). Angoli: 6 a 2 per la Solbiatese.