Buon compleanno alla CavalleraIl nuovo parco compie un anno

Buon compleanno alla CavalleraIl nuovo parco compie un anno

Vimercate – Macchie boscate, siepi e filari a potenziare l’impianto esistente. E poi distese di papaveri e fiordalisi a fungere da diserbanti naturali e decorativi. Così prevede il progetto di valorizzazione del territorio agricolo e di promozione della biodiversità del parco della Cavallera, il polmone verde che si estende tra Vimercate, Arcore, Concorezzo e Villasanta, approvato lunedì dalla giunta nella versione definitivo-esecutiva. Quasi settantamila euro il costo dell’intervento, finanziato grazie al contributo regionale erogato tramite bando provinciale a Palazzo Trotti in veste di capofila.

“È un obiettivo importante, che si affianca alle altre azioni avviate per la valorizzazione del parco a un anno dalla suo riconoscimento”, ha commentato Corrado Boccoli, assessore all’ecologia. Il progetto è firmato dall’agronomo Niccolò Mapelli e intende affrontare le problematiche conseguenti all’isolamento ecologico del territorio del Parco della Cavallera, valorizzando gli spazi e le attività agricole per aumentare la funzionalità della rete ecologica, con la reintroduzione delle specie erbacee che caratterizzavano le colture di cereali estivi, la realizzazione negli spazi agricoli del pianalto di siepi, filari e piccole macchie arboree per aumentare la connettività del territorio e la sua valenza paesistica, la creazione di fasce boscate con funzione filtro –tampone.

Gli interventi saranno in tre aree distinte, nei Comuni di Vimercate e Concorezzo: a nord di Oreno e a sud ovest di Velasca, al confine con Arcore poco sopra Cascina del Bruno, a Concorezzo al confine con Villasanta. Una collocazione stabilita in corrispondenza delle zone che la Provincia stessa ha definito strategici per la connettività e la realizzazione della Dorsale Verde. “Verso Arcore saranno sistemati filari e siepi, per rafforzare il boschetto che già c’è –ha detto Boccoli- Mentre lungo la strada che conduce da Oreno ad Arcore e lungo la provinciale per Villasanta, nei campi saranno coltivate distese di papaveri e di fiordalisi, per fare schermo rispetto alla strada e per funzionare come elemento estetico di pregio e anche da diserbanti, secondo quel processo di rinaturalizzazione che anche questo progetto persegue”.

Per l’attuazione dell’intervento sarà necessario espletare una gara per l’affidamento dei lavori e siglare una convenzione con i proprietari dei terreni, per definire i termini della gestione quinquennale del verde. Con l’attuazione di questo progetto il parco intende tutelare l’impronta agricola di questa parte di campagna, garantendo la possibilità di coltivare i fondi, ma anche cercare di improntare la stessa attività di coltivazione, e il paesaggio che ne consegue, in una prospettiva più efficace da un punto di vista naturalistico. Considerazione che vale a maggior ragione per un territorio caratterizzato da coltivazioni di cereali povere di strutture verdi o comunque naturali.
Anna Prada