Bucci, gli amici allo specchioIn saletta reale i ritratti del pittore

Si inaugura martedì 22 marzo, alle 18, alla saletta reale in stazione a Monza, via Arosio, la mostra di ritratti fatti da Anselmo Bucci agli amici. Una trentina di disegni, a matita o a china, realizzati tra gli anni Venti e i Trenta.
Bucci, gli amici allo specchioIn saletta reale i ritratti del pittore

Monza – Si inaugura martedì 22 marzo, alle 18, alla saletta reale in stazione a Monza, via Arozio, la mostra “Anselmo Bucci. Gli amici allo specchio”. La mostra curata da Alberto Crespi e promossa dall’associazione Amici dei Musei con la collaborazione della Galleria Montrasio Arte, ruota attorno alla figura poliedrica di Anselmo Bucci, pittore, incisore e scrittore con una fittissima rete di relazioni nel mondo dell’arte, della letteratura, del giornalismo. Nato a Fossombrone nel 1887, Bucci approda a Monza nel 1904,ma lascia Monza per Parigi fino alla prima guerra mondiale. Qui frequenta l’ambiente di Montmartre e tesse una rete di relazioni che si conclude solo con la disillusione violenta provocata dal secondo conflitto mondiale.

“All’interno di quattro decenni vive in prima persona due avventure esistenziali ben diverse tra loro-  spiega il curatore- quella parigina e quella novecentista, e ben due chiamate alle armi. Nonostante diverse vicissitudini ha mantenuto il suo credo nella pittura e nella letteratura e nel suo intimo convincimento che le capacità di disegnare, dipingere e scrivere nessuno mai gliele avrebbe potute sottrarre”. Per la sua curiosità prima, poi per la facilità e professionalità nello stabilire contatti, divenne un personaggio di riferimento e conobbe un numero infinito di personalità di rilievo, da Nebbia a Carrà, da Giolli a Constantini e Sarfatti.

La mostra raccoglie proprio una trentina di ritratti originali, realizzati dal Bucci, tra gli anni Venti e i Trenta. Sono opere realizzate a matita o a china che costituiscono un documento prezioso della cultura italiana tra le due guerre a partire da Bucci per passare a Maylander, Dudreville,Carrà, Severini, Cascella, Mazzucotelli, Usellini. Ecco allora sfilare tra i volti ritratti Guido Guarnieri, uno fra i primi colleghi del tempo del Cenobio monzese e gli amici intimi da sempre con i quali ha condiviso le prime esperienze pittoriche dell’avventura parigina e di quella novecentista come Leonardo Dudreville e lo scultore e ceramista Enrico Mazzolari. Non mancano alcune curiosità come il foglio del ritratto di Lorenzo Viani, conosciuto a Parigi, che scrive sul ritratto la ricetta del caciucco alla livornese.

Altri amici allo specchio  sono Pio Semeghini, docente all’Isia di Monza, Michele Cascella che utilizza il foglio del ritratto per chiedere a Bucci : “Ora che tutti sanno dipingere, a disegnare quanti siamo?”.
La sequenza dei lavori esposti costituisce un documento prezioso della cultura italiana tra le due guerre e rappresenta anche un saggio della qualità del disgno e della bravura del Bucci, finora inedito e  sconosciuto a qualsiasi raccolta museale.
La mostra sarà ospitata in Saletta Reale dal 22 marzo al 9 aprile da martedì a sabato dalle 15 alle 18 e su appuntamento. Info: 039.2308431, www.amicimuseimonza.it
Rosella Redaelli