Brugherio: licenziato dal camping,minaccia di incendiare tutto

Brugherio – Col datore di lavoro, si sa, i rapporti non sono mai troppo distesi, ma un brugherese da poco trasferitosi in Sicilia, questa volta ha esagerato con le lamentele. A tal punto che sono dovuti intervenire i carabinieri del posto. Il brianzolo è stato arrestato per minacce e resistenza a pubblico ufficiale e attualmente si trova agli arresti domiciliari nella sua nuova abitazione di Porto Palo di Capo Passero, in provincia di Siracusa.

Si chiama Antonio M., ha 34 anni e la sua colpa è stata quella di minacciare ripetutamente la proprietaria del campeggio in cui lavorava come barista di dare fuoco a tutto il camping. Che poi, in Sicilia, appiccare un incendio è notoriamente un gioco da ragazzi, considerato il clima torrido e la vegetazione mediterranea. I fatti risalgono allo scorso 12 luglio, quando il brugherese ha ricevuto la notizia del licenziamento. Le motivazioni dell’interruzione del rapporto di lavoro non sono chiare, ma sull’argomento il lavoratore deve aver avuto un’opinione in netto contrasto con la titolare.

A guardare come è andata a finire la vicenda, è probabile che il brugherese si sia sentito ingiustamente punito dalla titolare. La delusione, la rabbia e il 34enne ha perso il controllo, litigando furiosamente con il datore di lavoro. In pieno giorno, sotto gli occhi spaventati dei clienti del campeggio, Antonio M. pare abbia dato in escandescenze, pronunciando all’indirizzo della donna frasi minacciose e ingiuriose e annunciando l’intenzione di incendiare il campeggio. Forse per la paura che le minacce si trasformassero in fatti o forse per mettere fine a un episodio in grado di compromettere l’immagine della struttura di ricezione, la proprietaria non ha perso tempo e ha chiamato i carabinieri, sopraggiunti dalla stazione di Porto Palo di Capo Passero, un Comune fondato nel 1700, il più meridionale della Sicilia, meta di numerosi turisti.

Il punto è che gli uomini in divisa non hanno creato nel furibondo lavoratore alcuna soggezione e che le ingiurie sono proseguite anche all’indirizzo dei carabinieri. I miliatari pare abbiano provato a riportare l’uomo alla ragione, ma con scarsi risultati. Le minacce di dare fuoco al campeggio sono state rinnovate e, a quel punto, gli uomini dell’Arma non hanno potuto fare altro che far scattare le manette e condurre il focoso barista in caserma, per le pratiche del caso. Il protagonista della vicenda è ora confinato nella sua abitazione di Portopalo, in attesa di giudizio.

Qui è domiciliato da qualche tempo, sebbene risulti ancora residente a Brugherio, dove abitano anche i suoi genitori. In Sicilia il 34enne si era trasferito per motivi di lavoro e viveva solo, non lontano dal campeggio in cui era occupato. La fruttuosa stagione estiva, per lui, si è chiusa con largo anticipo.
Valeria Pinoia