Brugherio, il regalo per i bimbiavvelena il Natale della Candy

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Brugherio – Natale avvelenato in Candy. E tutto, neanche a dirlo, per colpa di una lavatrice. A metà della settimana scorsa, i vertici brianzoli della Cgil sono arrivati in azienda per esprimere il proprio biasimo ufficiale nei confronti di un dirigente, accusato di aver insultato un delegato della Fiom, membro della Rsu. L’episodio non ha avuto per il momento strascichi di rilievo pubblico, ma pare che un volantino firmato dalle Rsu sia circolato all’interno di Candy, per informare gli altri lavoratori e probabilmente per avvertire il presunto colpevole che non tutto è lecito, nemmeno per chi è seduto su alte poltrone.

Tutto sembra essere partito da quel regalo che l’azienda ha fatto ai dipendenti con figli di età inferiore ai tre anni. Una lavatrice in miniatura che richiama la produzione e l’eccellenza del gruppo nel settore degli elettrodomestici. Tanto graziosa che qualcuno, tra i dipendenti che non l’avevano ricevuta perché genitori di bambini più grandi dei 3 anni posti come età limite per ricevere il regalo, ha pensato bene di rivolgersi al dirigente in questione per chiederne una. Quale sia stata la sua risposta non è noto, ma il settimo quadro deve aver pensato che in quella serie di richieste ci dovesse essere lo zampino di un delegato della Fiom. È così che, evidentemente infastidito dalla vicenda, lo ha raggiunto e lo ha preso a male parole davanti ad altri colleghi, offendendone la dignità e intimidendolo. La sfuriata risale a giovedì pomeriggio e poco dopo è arrivata puntuale la visita di membri monzesi della Cgil che hanno diffuso tra i lavoratori Candy un volantino informativo.

«È evidente – recita il foglietto – che questo episodio non si può assolutamente ricondurre a normali, anche se a volte accesi, rapporti in azienda: chi ha responsabilità, proprio come previsto dal contratto che tante volte l’azienda impugna, ha il dovere di comportamenti corretti ed urbani, a maggior ragione nei confronti della struttura sindacale che rappresenta tutti i lavoratori della fabbrica ». E in chiusura: «Nel rinnovare la condanna di tali comportamenti, chiediamo immediati chiarimenti alla direzione aziendale, sapendo che le relazioni sindacali di serietà e compostezza devono essere confermate dalla pratica quotidiana di tutta la struttura aziendale. Nostro impegno è quello di valutare, insieme alle strutture sindacali, ogni conseguenza di questi fatti». Intanto pare che la direzione abbia convocato nei giorni scorsi tutti i rappresentanti sindacali per spiegare che non ci sono intenti vessatori e probabilmente per appianare la questione senza troppe sgradevoli conseguenze.