Brugherio – C’è un uomo travolto da terra e cemento nel manifesto del Movimento 5 stelle Martesana cui fanno capo Pioltello, Vimodrone, Brugherio, Cernusco sul Naviglio, Cassina de’ Pecchi, Bussero, Pessano con Bornago, Gorgonzola, Gessate, Inzago. Lo slogan chiarisce il concetto: “Basta cemento!”. E settimana scorsa i militanti sono approdati a Brugherio per far capire che non si tratta solo di un valore in assoluto, ma di una battaglia tutta da combattere in città. Nel contesto dei festeggiamenti natalizi che hanno animato piazza Roma, i grillini della zona della Martesana hanno allestito uno stand per incontrare la cittadinanza e tenere aperto il dibattito su Decathlon, uno dei nodi urbanistici del periodo, chiarendo la loro posizione, profondamente contraria all’insediamento del colosso francese in un parco naturale sovracomunale.

Non sarebbe solo Brugherio a rimetterci, è il discorso, in sostanza, ma tutta l’area della Martesana. Il progetto prevede la realizzazione di una sede nazionale, di un grande punto vendita e di un cosiddetto “Parco della forma”, un’area verde attrezzata per varie attività sportive. Secondo il Movimento 5 stelle, al di là delle ripercussioni ambientali, ci sarebbe un altro aspetto negativo: l’ipotesi di nuovi posti di lavoro sarebbe completamente fittizia. «Per aprire il centro a Brugherio – spiegavano i grillini dal loro stand – Decathlon chiude altri quattro punti vendita. I posti di lavoro non sono nuovi, ma arriverebbero dalle macerie di altri impianti. Siamo convinti che questo progetto debba essere fermato e siamo in accordo con Legambiente che ha organizzato proprio di recente a Brugherio un dibattito molto interessante».

Infine i grillini rimproverano alla giunta Ronchi di non essere coerente con il programma elettorale improntato alla lotta all’inquinamento e alla tutela del verde. «A tutto questo si aggiunge – si legge nel sito del gruppo, www.martesana5stelle. org – il problema del traffico, soprattutto su via dei Mille, e a nulla sembra valere l’intenzione dei costruttori di realizzare un corridoio ecologico, che sarebbe tagliato dalla tangenziale».
V.P.