Brugherio e le reliquie dei MagiMessa vigiliare con Tettamanzi

Brugherio e le reliquie dei MagiMessa vigiliare con Tettamanzi

Brugherio – Sarà il cardinale Dionigi Tettamanzi a celebrare la messa vigiliare dell’Epifania in San Bartolomeo a Brugherio. Martedì 5 gennaio l’arcivescovo di Milano presiederà l’eucaristia delle 18 e poi sosterà di fronte alle reliquie dei Re Magi. È probabile che gli ”umitt”, per la prima volta dopo tanti anni, siano esposti per il bacio senza la protezione della teca in vetro. I fedeli potranno dunque ammirare meglio la fattura delle statuette in argento che, secondo la tradizione, custodiscono le falangi dei santi re, giunti a Betlemme dall’oriente per adorare il Bambin Gesù.

La presenza del cardinale si inserisce nel percorso di valorizzazione della devozione ai Tre Re, avviato dal parroco della comunità pastorale don Vittorino Zoia, e che dovrebbe portare nel 2011 all’organizzazione di un corteo per le vie di Brugherio dedicato al lungo viaggio alla ricerca del Salvatore compiuto dai Magi. L’allestimento della manifestazione già per la prossima settimana è stato escluso a causa della scarsità di tempo a disposizione per proporre una rievocazione curata anche sotto il profilo storico e artistico.

Nella sua celebrazione Tettamanzi potrebbe richiamare ai credenti l’importanza dei santi re nella storia del cristianesimo e il significato della loro ricerca del Dio Bambino. Potrebbe inoltre ricordare che il loro prostrarsi davanti al piccolo Gesù testimonia in modo chiaro che la nascita di Cristo è rivolta a ogni popolo.

La messa del cardinale ha anche un significato più immediato, legato al tentativo di riaffermare il valore delle reliquie brugheresi, che fino a pochi decenni fa richiamavano per il bacio i fedeli da molti comuni della Brianza. Il trascorrere del tempo ha affievolito la devozione agli umitt e ha fatto perdere quasi ogni traccia della loro esistenza. Il recupero della tradizione, ha ricordato il 16 dicembre lo storico Franco Cardini, potrebbe aiutare a ricreare una identità collettiva smarrita. Il medievista esclude che i frammenti ossei siano stati portati a Brugherio da Sant’Ambrogio, come vuole la leggenda, e invita a istituire una borsa di studio che finanzi una ricerca per ricostruire il loro tragitto.
Monica Bonalumi