Besana, lo sport è in luttoper la scomparsa di Peppino Villa

Besana, lo sport è in luttoper la scomparsa di Peppino Villa

Besana – Chiesa di Montesiro gremita di dolore e gratitudine, sabato pomeriggio, per l’ultimo saluto a Peppino Villa. Il Real Besana Lesmo ha perso uno dei suoi padri fondatori. Settant’anni, Villa si è spento giovedì scorso all’Hospice di Giussano, vinto dalla brutta malattia contro cui combatteva da anni. Per trent’anni, dalla nascita nel 1980 con il nome di AC Besana, Villa è stato l’anima della società calcistica cittadina. Non mancava mai una partita o un allenamento, e ogni giorno i familiari si sentivano salutare così: «Esco, vado al centro sportivo». Il campo di Villa Raverio, ricorda commosso il figlio Mirko, «era la sua seconda casa, e forse anche la prima». Al funerale, la nipote Barbara, citando i valori di cui lo zio era portabandiera, famiglia e amicizia su tutti, ne ha ricordato la bontà, la generosità e l’onestà, oltre che «la passione sfrenata per il Besana». Lo ricorda con affetto il presidente Piero Piazza, presente alle esequie celebrate da don Bruno Castiglioni con tanti giocatori che hanno scritto i primi trent’anni della storia del Besana: «Peppino è stato il nostro faro e continuerà ad esserlo. Un esempio da seguire, sia nel calcio che nella vita. Era un grande intenditore di calcio, come ce ne sono pochi. La nostra società ha cambiato tanti direttori sportivi, ma lui è sempre rimasto e con le sue intuizioni e la sua passione ha portato avanti il Besana, dalla Terza categoria all’Eccellenza». Ex responsabile di settore alla bulloneria Fontana di Veduggio, un trascorso giovanile da calciatore, Giuseppe Villa era stato uno dei quattro fondatori dell’Ac Besana e dal 2000 al 2005 ne era stato presidente. Nel 1997 era stato insignito dal Coni della medaglia d’oro. Tantissime le attestazioni di vicinanza e cordoglio arrivate in questi giorni alla moglie Silvia e al figlio Mirko. Tra queste quella di Carlo Tavecchio, presidente della Lega nazionale dilettanti, legato a Villa da una lunga e sincera amicizia, e quella del dj Mario Fargetta, che Villa notò giovanissimo sui campi da calcio e strappò al San Giorgio di Lissone per portarlo a giocare a Besana.
Alessandra Botto Rossa