Auto-ariete contro Il Gigante,fuga con 20mila euro in tecnologia

Villasanta – E’ un colpo da 20mila euro quello che ignoti hanno messo a segno al centro commerciale Il Gigante di via Vecellio. A tanto ammonterebbe il valore sul mercato della merce rubata presso il negozio di telefonia della galleria. E’ successo una decina di giorni fa, nelle prime ore di un venerdì. Telefoni cellulari, accessori di vario genere, chiavette Usb e altro materiale tecnologico hanno preso il volo a bordo di un’automobile o di un furgone, dopo che i soliti ignoti sono riusciti a sfondare tutti gli ingressi con una vettura usata come fosse una testa d’ariete. Il tutto sarebbe accaduto intorno alle due del mattino del giorno prefestivo, proprio mentre il personale della vigilanza privata si trovava sul lato opposto del centro commerciale.

La banda è entrata in azione con decisione, a bordo di una vecchia Fiat Uno, risultata poi rubata. Con la macchina, i balordi si sono lanciati contro la saracinesca metallica del primo grande ingresso, quello in prossimità dell’ufficio postale. La protezione metallica si è sollevata in avanti e ha lasciato il campo libero perché la Uno potesse sfondare anche le porte a vetri. E’ probabile che a questo punto, mentre uno dei componenti della banda si trovava al volante, gli altri si siano occupati di liberare il passaggio dai frantumi della spaccata, perché il piano potesse proseguire. La vettura ha continuato la sua corsa attraversando la galleria in verticale e puntando diritto verso la vetrina del negozio di telefonia. Nel sacco sono finiti numerosi telefoni cellulari e altro materiale tecnologico che, venduto al dettaglio, avrebbe fruttato circa 20mila euro ai titolari. Tutto in pochi minuti a seguito dei quali il commando si è dato alla fuga lasciando sul posto il caos e la Fiat Uno, ormai danneggiata. Se ne deduce che nel parcheggio, già pronta per la fuga, ci fosse un’altra automobile con la quale i balordi sono riusciti a dileguarsi prima che l’allarme venisse diramato.

Ad accorgersi dei fatti pare sia stato proprio l’addetto alla vigilanza che però al momento della spaccata si trovava sul retro dello stabile, piuttosto lontano dall’ingresso principale. Una volta tornato sul davanti e notati i resti del colpo, l’uomo avrebbe immediatamente avvisato i carabinieri della stazione locale che si sono precipitati sul posto per i rilievi del caso. Sfortunatamente, la galleria non sarebbe dotata di telecamere di videosorveglianza, per via della legge sulla privacy e la Uno è risultata rubata nella zona, poco prima del colpo. Nessuna traccia, insomma, se non i frantumi di metallo e vetri. Il colpo parrebbe simile ad altri registrati nella zona negli ultimi mesi. La regia, dunque, potrebbe essere la stessa.
Valeria Pinoia