Arcore – In attesa dei chiarimenti del caso, l’amministrazione comunale di Arcore resta a disposizione. Non ancora informati dell’esito dell’incontro di ieri pomeriggio, in settimana gli assessori mantenevano un certo riserbo sull’intera trattativa, ma senza nascondere le alte possibilità che fosse proprio la città del cavaliere la prescelta per ospitare il nuovo distretto. E la novità che emergeva riguardava in sostanza i soldi.

«Il periodo è economicamente critico, -dichiarava Claudio Bertani, assessore all’urbanistica- bisogna reperire le risorse, non è escluso che sia il Comune a pagare l’affitto della struttura per conto dell’Asl, ma ci sono anche altre possibilità, davvero è troppo prematuro parlarne». L’eventualità che largo Vela scucisse il costo dell’affitto del futuro edificio era una di quelle in discussione a Palazzo. O, meglio sarebbe dire è, considerato che l’amministrazione locale non ha ricevuto ancora nessuna comunicazione dall’Asl, sull’interruzione della trattativa. Solo venerdì mattina, Bertani spiegava «l’area standard di via Grandi, dove dovrebbe sorgere anche la nuova caserma dei carabinieri, è una di quelle papabili, ma stiamo valutando anche altre aree, il dialogo con diversi privati è in corso».

Il terreno appartiene a un privato e nessun ovviamente realizzerebbe l’opera gratis. Potrebbe farlo con l’idea di mettere l’edificio in affitto o, magari, a scomputo oneri, se avesse altri interessi urbanistici in città che però, ha precisato Bertani, dovrebbero essere disciplinati all’interno del Pgt. Non c’è da stupirsi se l’assessore alla sanità Attilio Cazzaniga non abbia mostrato finora di essere molto informato sulla vicenda.