Arcore, Rocchini promette la rsaMistero su area e costruttore

Arcore – «Mi impegno formalmente a dare il via alla realizzazione della casa di riposo per anziani». Queste le parole del sindaco Marco Rocchini pronunciate martedì sera nell’antica chiesina del Bruno in occasione dell’assemblea per presentare alla frazione il bilancio di previsione. In realtà oltre alla “promessa” il primo cittadino non ha voluto dire troppo: «Era fondamentale chiudere la questione bilancio, ma da adesso possiamo pensare concretamente a questo importante traguardo. È sicuramente la richiesta più sentita dagli arcoresi e io farò tutto il possibile affinché i lavori per la scelta del terreno e la realizzazione del progetto partano già da aprile». La realizzazione della Rsa, residenza sanitaria assistita, era già nel programma elettorale della Casa della libertà del 2006.

«Formeremo una commissione per dare inizio ai lavori – conclude Rocchini, – riguardo all’ubicazione per ora non posso davvero sbilanciarmi. Posso dire che le ipotesi sono due anche se il terreno del Comune a Bernate secondo Cazzaniga non è idoneo. Troveremo di certo una soluzione in breve». «Sono soddisfatto che il sindaco abbia dato la sua parola» ha spiegato l’assessore alla famiglia e politiche sociali Attilio Cazzaniga, «il mio obiettivo è aiutare le condizioni di vita di chi si trova in difficoltà e ho concluso i lavori di mia competenza riguardo la realizzazione in Arcore della Rsa. È stato un impegno molto faticoso: ora il modello socio assistenziale è nelle mani di sindaco e giunta ed è a loro che spetta decidere le modalità di realizzazione e la scelta dell’ubicazione».

Il primo nodo da sciogliere è proprio questo: «Esiste un terreno lasciatoci ai tempi dal conte Borromeo per la cifra simbolica di mille lire con il vincolo costruirvi una casa di riposo pena il rischio di un contenzioso con gli eredi. Però l’appezzamento è impervio e privo accessi stradali. La struttura deve sorgere invece in paese, dove gli anziani hanno le loro radici e possano godere della partecipazione alla vita cittadina anche solo dalla finestra». «Abbiamo presentato un modello socio assistenziale realizzato in collaborazione con l’Università di Castellanza, ma non è ancora definitiva la modalità della Rsa. Al Policlinico di Monza costruiranno “appartamenti protetti” della tipologia di quelli da noi proposti. Ho cercato una soluzione che possa essere a costo zero per il Comune e che poi inciderà il meno possibile sulle tasche degli ospiti e dei loro familiari, non oltre 3 mila euro mensili».
Arianna Pinton