Arcore, irrompe durante la messaUrla “Allah” e poi si addormenta

Arcore – Erano settimane che quell’uomo sui 35 anni, evidentemente disturbato, approdava ad Arcore ogni volta che riusciva a sfuggire ai ricoveri nelle strutture protette di Milano. La polizia locale lo aveva incontrato più volte e all’inizio aveva pensato che fosse una persona comune. Fino a quando ha dichiarato di essere figlio di Veronica Lario. Una cantilena che ha ripetuto anche quando si è reso necessario per il suo stato di alterazione un trattamento sanitario obbligatorio. Questa volta però ha esagerato.

Nel pomeriggio della vigilia di Natale, i carabinieri lo hanno fermato sul sagrato della chiesa Regina del Rosario, dove si era introdotto, disturbando la celebrazione di un funerale. L’uomo è entrato in chiesa verso la metà della Messa: dopo esser rimasto seduto tra le ultime file per qualche minuto – i fedeli l’hanno notato per il suo atteggiamento un po’ troppo scomposto, data la circostanza – si è alzato, dirigendosi verso il centro della navata principale, dove ha cominciato a gridare ripetutamente e a squarciagola il nome di Allah.

Quindi ha proseguito verso l’altare, continuando a urlare, mentre alcuni fedeli si alzavano per calmarlo e allontanarlo. Lui è tornato verso il fondo, senza smettere di far baccano, visto che nel tragitto ha rovesciato alcune sedie; si è fermato davanti a una delle ultime cappelle, si è sdraiato e si è addormentato. A svegliarlo, poco dopo, lo stesso don Enrico Caldirola, per invitarlo a uscire. Il suo atteggiamento si è fatto più minaccioso una volta fuori, dove ha importunato alcuni presenti, perciò il sacerdote ha deciso di allertare le forze dell’ordine.