Arcore, imboscata dei carabinieriPresi i rapinatori del Punto Snai

Arcore, imboscata dei carabinieriPresi i rapinatori del Punto Snai

Arcore – Avevano terrorizzato il punto Snai di via Casati per mesi, ma alla sesta rapina hanno trovato i carabinieri. Pronti a riconoscerli, accerchiarli e costringerli alla resa. Non facevano un lungo viaggio, per arrivare a quello che avevano scelto come “bancomat” da rapina: gli autori dei colpi, gli ultimi solo una settimana fa, due giorni di seguito, sono Pal Guri e Aleksander Kosolla, entrmbi di origine albanese, classe 1987 il primo e del ’91 il secondo, uno residente a Concorezzo e l’altro a Brugherio.

La carriera da rapinatori è finita domenica 13 giugno, intorno a mezzogiorno, quando hanno tentato per la sesta volta di colpire il centro scommessa di via Casati, non lontano dalla stazione ferroviaria. Quando hanno fatto irruzione con i volti nascosti e un’arma in pugno, all’interno, in borghese, come normali clienti, c’erano anche i carabinieri di Arcore, diretti dal maresciallo Giambattista Torri. Da giorni stavano facendo appostamenti, turni massacranti, con la volontà ferma di beccare sul fatto la coppia. 

Appena fatto ingresso al punto Snai i militari in borghese hanno chiamato rinforzi, senza farsi notare e continuando a fingersi giocatori. Il tempo, per i rapinatori, di ordinare all’impiegato di sbloccare la cassaforte temporizzata puntando la pistola – poi risultata una riproduzione cui era stato tolto il tappo rosso. Quanto è bastato perché i carabinieri fossero sul posto, circondassero l’area e decidessero di fare irruzione: in un attimo i due sono finiti a terra, bloccati e ammanettati, senza il tempo di reagire.

I rapinatori sono stati portati via, tra gli applausi dei clienti del centro scommesse e del vicinato all’operazione dei militari. Secondo le prime indagini, gli uomini di origine albanese sarebero responsabili di altre rapine in via Casati e forse anche in alcuni negozi. In opni caso, ora, si trovano in carcere.