Arcore: ambientalisti mobilitatiUn appello al Parco Valle Lambro

Arcore – E la protesta si moltiplica soprattutto nella società civile, a partire dalle associazioni ambientaliste che hanno lanciato un tam tam sulla Rete, a partire da una lettera da spedire al presidente del Parco Valle del Lambro, Emiliano Ronzoni. A scriverla è stata l’Associazione parchi del Vimercatese, ma in un solo weekend le adesioni sono arrivate anche da Legambiente Lombardia, Wwf Lombardia, Lipu BirdLife International, Italia Nostra Monza, Associazione Natura & Arte – Arcore, Associazione Arcoreciclabile, Associazione per i Parchi del Vimercatese, Equibici LIssone, Comitato per l’ampliamento del Parco Brianza Centrale, Associazione Bini Torrette Boscone, Sinistra e Ambiente Meda, Comitato per il Parco Regionale della Brughiera, Associazione Amici della Natura di Triuggio. La lista è in continua crescita.

«L’Ente Parco ha il dovere morale e una precisa responsabilità istituzionale di dire NO a questo scempio – si legge tra l’altro nella lettera, da spedire alla email presidente@parcovallelambro.it e a quelle dei componenti del cda – non tanto per noi che scriviamo oggi, quanto per le generazioni che verranno. Vogliamo che i nostri figli possano conoscere e identificarsi con la Brianza, ossia un territorio ben preciso con la sua cultura e la sua storia millenaria, e non con un ammasso interminabile di case, capannoni e strade tutte uguali». La lettera, gli indirizzi e i destinatari si trovano anche sulla rivista online Vorrei.

«Il progetto prevede – scrivono ancora i promotori, già riuniti nel Coordinamento associazioni in difesa del Parco della Valle del Lambro – 25 palazzi per 1200 nuovi abitanti, il tutto a poche centinaia di metri dal tracciato della Autostrada Pedemontana. Davvero non si capisce come sia possibile assicurare una qualità della vita decente ad Arcore con circa 3000 nuovi abitanti in arrivo (1200 di Milano 4 e 1700 di Area ex-Falck). Inoltre la residenza per anziani promessa come contropartita al permesso di edificazione in realtà la si dovrebbe realizzare utilizzando il terreno già di proprietà del comune di Arcore e ricevuto come lascito testamentario proprio per farne una residenza protetta per anziani, il tutto senza dover cementificare un’area protetta. Questo non è solo un appello per difendere il Parco Valle del Lambro, è un appello per salvare l’identità di Arcore e la qualità della vita degli arcoresi».
Massimiliano Rossin