Arcore: 500mila euro da Romaper il recupero di villa Borromeo

Arcore: 500mila euro da Romaper il recupero di villa Borromeo

Arcore – Croce e delizia arcorese la villa Borromeo. Nel giro di una settimana fa versare lacrime e fa esultare. Stiamo parlando di soldi, naturalmente, considerato che per ristrutturare la perla arcorese in preoccupante declino ce ne vogliono parecchi. L’amministrazione comunale ne ha chiesti a destra e sinistra, partecipando a bandi e sperando di attingere a fondi pubblici e nei giorni scorsi due risposte, entrambe molto attese, sono arrivate: Arcore non ha ottenuto i finanziamenti di un bando del fondo europeo cui ha partecipato con un robusto progetto di ristrutturazione. E questi sono i dolori.

Le gioie sono arrivate in settimana con una telefonata dell’onorevole Sandro Bondi e poi con una comunicazione ufficiale: la società pubblica romana Arcus (tra i cui soci ci sono due ministeri) ha disposto il finanziamento a fondo perduto di 500mila euro per interventi di ristrutturazione della villa Borromeo. Un periodo movimentato, insomma, per l’assessore alla partita Claudio Bertani che ha commentato le novità, partendo dalle note dolenti. Il finanziamento perso è relativo a un bando dell’Unione europea, gestito in Lombardia dalla Regione. Arcore aveva partecipato con un progetto di sviluppo del territorio, comprendente cinque diverse ipotesi di intervento: due legate a due parrocchie del Lecchese, una del Parco della Valle del Lambro e una, appunto, relativa alla ristrutturazione della parte posteriore della villa Borromeo.

Costo complessivo: 5milioni circa di euro che la Regione avrebbe potuto coprire al massimo per la metà. Considerato che il 50 per cento dei costi erano connessi all’intervento di casa nostra, Arcore incrociava le dita per un finanziamento da 1 milione 150mila euro circa. “E’ andata male –ha riconosciuto Bertani- so che solo 7 progetti su oltre 30 sono stati premiati. Ora compiremo un’analisi per comprendere quali parti del progetto globale siano state considerate punti deboli. Ci serve anche per correggere il tiro, visto che intendiamo partecipare al nuovo bando di quest’anno”. Entusiasmo invece per la buona notizia, quei 500mila euro in arrivo da Roma.

“I tentativi vanno fatti –ha detto l’assessore alla partita- non bisogna arrendersi. E, su due, uno è andato in porto. Diffonderemo presto un comunicato stampa per chiarire meglio i dettagli di questo finanziamento a fondo perduto”. La procedura, in quest’ultimo caso, è stata gestita internamente proprio dall’assessorato, mentre nel caso del fondo europeo, considerata la complessità, il Comune affidò l’incarico e la progettazione a uno studio esterno. I costi furono molto elevati, oltre 100mila euro, ma il progetto resta negli uffici del Comune con l’impegno a trasformarlo in realtà”.
Valeria Pinoia