Addio al conte Adalberto BorromeoOreno in chiesa per i suoi funerali

Addio al conte Adalberto BorromeoOreno in chiesa per i suoi funerali

Vimercate – Una chiesa parrocchiale colma di fedeli ha porto l’ultimo saluto al conte Adalberto Borromeo, classe 1921, deceduto mercoledì nella casa di famiglia di via Piave. Le esequie sono state celebrate venerdì pomeriggio da don Marco Caraffini, presenti anche il parroco don Mirko Bellora e il sacerdote orenese don Luigi Meda. La salma è stata tumulata nella cappella di famiglia, al cimitero monumentale di Oreno.

Vedovo da pochi anni, legatissimo alla frazione, dove trascorse molta parte della vita privata e professionale, Borromeo lascia tre figli, Cristina e Alessandro, residenti a Oreno, e Benedetto, trasferitosi da tempo a Milano. Ad assistere alla cerimonia funebre c’erano anche il primo cittadino Paolo Brambilla, a fianco di Enrico Brambilla, Enrico Villa ed Ezio Riva, tutti i sindaci che in questi ultimi decenni si sono succeduti a Palazzo Trotti e con i quali, in veste di architetto-paesaggista, il conte aveva collaborato in più d’una occasione. Arduo comprimere in poche righe quasi un secolo di vita costellata di molteplici interessi e di svolte private e al contempo pubbliche, data l’appartenenza del conte a una della famiglie che ha annodato il proprio nome alla storia di Oreno.

Per oltre quarant’anni Adalberto Borromeo fu presidente della scuola materna di Oreno, fondata nel 1891 grazie all’interessamento e ai fondi messi a disposizione dalla contessa Lodovica Borromeo, nonna di Adalberto e prima presidente dell’istituto. Proprio al conte si deve la progettazione dell’attuale struttura della scuola, che quest’anno festeggia i cinquant’anni. Porta la sua firma anche la progettazione dei colombari nuovi del cimitero, disegnati sulla scorta dell’andamento degli ‘usci’ del Lazzaretto di Milano. Celeberrimi, al contempo risorsa commerciale e pregio estetico, i vivai Borromeo, che costeggiano l’entrata nella frazione da via Fermi e poi la stessa via Borromeo: “Quell’area gli orenesi la chiamavano ‘il prato’ –ricorda lo storico orenese Mario Motta- Merito suo, che seppe così trarvi anche una proficua attività commerciale, averlo piantumato e arricchito nel tempo”. Nella conduzione dei vivai è da diversi anni subentrato il figlio Alessandro.

Tra le attività svolte da Adalberto Borromeo compare anche la consulenza e la collaborazione nella stesura di un Piano regolatore generale approvato dal Comune, ormai alcuni decenni orsono. Ancora alcuni anni fa, in occasione del dibattimento in consulta di quartiere per la sistemazione di piazza San Michele, oggi riqualificata, il conte aveva preso parte dando il suo contributo di idee.
Anna Prada